Un'accusa infamante, quella di violenza sessuale su due ragazzine minorenni con problemi psichiatrici ospiti di una comunità dei colli dell'Empolese. Un'accusa che dopo 4 anni la giustizia ha ritenuto essere infondata, assolvendo 'perché il fatto non sussiste' un operatore socio-sanitario.
Il professionista, di 45 anni, era stato denunciato nel 2018 direttamente dalla struttura. Nel report delle forze dell'ordine, si leggeva che l'uomo avrebbe abusato delle due ragazze in notturna, quando era solo all'interno della struttura, abusando sia della sua posizione di 'potere' che della situazione di disagio in cui versavano le minorenni.
L'uomo era stato rinviato a giudizio su richiesta della pm Galeotti della procura di Firenze. Nel frattempo l'oss aveva perso il lavoro nella struttura. A settembre 2019 è cominciato l'iter processuale, terminato solo quest'anno. L'accusa ha disposto l'incidente probatorio per avere a processo la testimonianza delle minori. Il perito Giovanni Fazzi dopo attenti studi ha concluso che le due ragazze non avrebbero potuto testimoniare per incapacità. Anche dalla difesa, guidata dall'avvocato Luisa Tamburini, è stata disposta una consulenza con la consulente di parte Carla Niccheri. La pm ha comunque chiesto al gip Antonella Zatini il rinvio a giudizio per l'uomo. Il processo, con rito abbreviato, si è concluso pochi giorni fa con l'assoluzione.
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