Un libro per raccontare uno dei tesori di Empoli, un vero e proprio gioiello del patrimonio culturale cittadino. Sabato 8 ottobre 2022 alle ore 17,30, in Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli, sarà presentato il libro "Tracce di devozione. Sinopie e affreschi in Santo Stefano a Empoli", risultato degli studi sollecitati dal restauro delle sinopie e degli affreschi del transetto destro della chiesa agostiniana, nel cuore della città, via dei Neri.
La presentazione del libro sarà coordinata dalla direttrice del sistema museale di Empoli e curatrice del volume, Cristina Gelli, alla presenza di don Guido Engels, proposto di Empoli, della sindaca Brenda Barnini, di Pier Luigi Ciari, governatore dell’Arciconfraternita della Misericordia, dei due autori Silvia De Luca e Francesco Suppa e della restauratrice Lidia Cinelli. Presenza fondamentale quella di Mario Cerofolini, senza la cui generosità sia il restauro che gli studi non sarebbero stati possibili.
"Il patrimonio storico e artistico del nostro Paese è un bene di tutti e tutti siamo chiamati a conservare, restaurare e soprattutto rispettare - sostiene Cerofolini - Per questo, nel 2018 ho scelto di finanziare il restauro della lunetta con la Madonna col Bambino di Masolino da Panicale e, in seguito, delle sinopie e degli affreschi del transetto destro, cui questo libro è dedicato. Penso spesso a come doveva essere bella Santo Stefano prima che le bombe della Seconda Guerra Mondiale distruggessero le strutture, danneggiando in parte anche le opere e gli affreschi del Quattrocento. Sono felice e orgoglioso di aver contribuito al recupero di queste opere e che siano di nuovo tornate a disposizione della nostra comunità".
Sono parole venate di gioia quelle pronunciate da don Guido Engels che, ringraziando il mecenate, ricorda come "ogni volta che celebriamo l’Eucaristia in Santo Stefano siamo aiutati e sostenuti da quelle immagini che hanno, con il restauro e con gli studi, riacquistato vita e significato".
Il recupero delle sinopie e degli affreschi, sapientemente restaurati da Lidia Cinelli, è stato l’occasione per Silvia De Luca e Francesco Suppa, coadiuvati nelle ipotesi di ricostruzione dall’architetto Lorenzo Matteoli, di studiare quello che rimane di una più ampia decorazione e, dopo una attenta ricerca di archivio, bibliografica, iconografica e stilistica, formulare alcune ipotesi su le fasi pittoriche che riguardano quella parte della chiesa, su come dovesse presentarsi nel Quattrocento, avanzando anche ipotesi attributive.
La chiesa di Santo Stefano è senza dubbio a Empoli una tra quelle che ancora oggi conservano al proprio interno tesori preziosi, molti dei quali necessitano ancora di essere studiati in modo sistematico.
"Quanto fatto in Santo Stefano rappresenta una delle più alte declinazioni del concetto di valorizzazione. In un momento in cui la risorse disponibili da parte degli enti pubblici sono sempre più scarse - ci tiene a sottolineare la sindaca Barnini - E' di fondamentale importanza poter contare sul diretto coinvolgimento di cittadini capaci di riconoscere un’opera d’arte e dotati, al contempo, della sensibilità di investire nella sua conservazione, comprendendo quanto questa sia parte integrante e identitaria della loro comunità. Un esempio virtuoso, quello messo in atto per la chiesa degli Agostiniani, di mecenatismo privato con alto senso culturale e civile e capace di un’idea propositiva".
L'ingresso alla presentazione, che sarà anche l'occasione per apprezzare il sapiente lavoro di restauro eseguito, è libero e gratuito.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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