Circa 400 milioni di euro concessi a oltre 1400 beneficiari per un investimento complessivo di 1 miliardo di euro, nel periodo 2015-2021. Pochi numeri per evidenziare l’impegno costante della Regione a supporto degli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese toscane. E’ stato questo il tema approfondito presso lo stand regionale a Earth Technology Expo. L’evento, giunto alla seconda edizione, si tiene alla Fortezza da Basso di Firenze fino al prossimo 8 ottobre.
Innovazione come sinonimo di crescita e sviluppo, anticipazione delle tendenze del mercato. Senza trascurare i tratti distintivi del sistema economico toscano come qualità e tradizione e soprattutto concetti chiave come sostenibilità e competitività. Innovazione fa rima con ricerca e sviluppo, tema oggi analizzato nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Regione presentare i dati su finanziamenti e buone pratiche con un focus su moda, meccanica e aerospazio. Proiettati anche tre video di realtà imprenditoriali toscane che operano nei tre settori e che hanno realizzato progetti di ricerca e sviluppo grazie ai bandi regionali finanziati con i fondi Fesr 2014-20.
“I risultati della programmazione del settennato che si è da poco concluso sono incoraggianti e questo ci dà una spinta importante per affrontare quello che si è appena aperto. Ci permette – commenta l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras – di valorizzare appieno, nel prossimo periodo, gli incentivi pubblici per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, così da rendere il sistema produttivo toscano maggiormente capace di adattarsi al mutamento costante dell'economia e dei mercati internazionali. Stiamo attraversando un momento particolarmente complesso e delicato e lo sguardo, ora, deve essere concentrato su progetti che puntano al risparmio energetico, alla ricerca sui materiali e alla diffusione della cultura digitale, favorendo il dialogo costante tra centri di ricerca e mondo delle imprese”.
Il 35% del contributo concesso è stato erogato alle piccole imprese, il 27% alle micro, il 16% alle medie, il 14% agli organismi di ricerca e l’8% alle grandi. In quanto alle province, in testa l’area di Firenze (33%), seguono Pisa (20%) e più staccate Lucca (13%), Massa Carrara (8%), Siena (7%), Arezzo e Pistoia (6%), Livorno e Prato (3%) e Grosseto (1%).
Moda
Gli aiuti alla ricerca e sviluppo nel corso del ciclo di programmazione dei fondi FESR 2014-20 ammontano a 22,7 mln per oltre 57,7 mln di investimento. 105 i beneficiari: 9 imprese di grande dimensione, 5 organismi di ricerca e 91 PMI. Queste ultime, che rappresentano la fetta più consistente del Sistema Moda, sono localizzate nelle aree geografiche di Firenze, Prato, Lucca e Pisa ovvero quelle che tradizionalmente ospitano i sistemi produttivi delle confezioni, tessile, calzaturiero e conciario. Il video illustra le esperienze di tre aziende: Italprogetti – capofila progetto SE.PO.RA per il riutilizzo di rifiuti conciari per produrre energia o prodotti per l’agricoltura; il Calzaturificio Maruska – progetto Smart Shoes per monitorare in tempo reale ciò che avviene a livello produttivo; Manteco, Mantellassi Compagnia Tessile – progetto T4 innovation per la creazione di un tessuto innovativo sostenibile
Meccanica
Comparto produttivo sensibile agli investimenti in ricerca e sviluppo con imprese, di ogni dimensione, distribuite in modo diffuso sul territorio. Nel periodo considerato ha attirato circa 124 milioni di euro di risorse pubbliche. 33 milioni dei 42,5 assegnati con i bandi sono andati a 177 tra micro (46), piccole (85) e medie (46) imprese; 80 milioni a grandi progetti di ricerca di Nuovo Pignone e Hitachi Rail (a fronte di circa 240 milioni di investimento). Molto attivi anche gli organismi di ricerca: i dipartimenti di ingegneria dei tre Atenei toscani hanno collaborato a vari progetti di ricerca realizzando investimenti per circa 5 milioni a fronte di oltre 2 di contributi. La presenza di questi organismi nelle aggregazioni di impresa ha determinato anche la concentrazione degli investimenti nelle tre province delle sedi accademiche: guida Pisa con 28,7 milioni, segue Firenze 17,2 ed infine Siena 15,9. Nel video dedicato presentate le esperienze progettuali di tre aziende: Futura Spa, G3 e Amutec Srl.
Aerospazio
Sono almeno 38 i soggetti toscani che possono essere definiti operatori della space Economy, sia per la loro provenienza industriale, che per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo che rientrano nell’ambito più generico dell’aerospazio-fotonica: 35 imprese e 3 organismi di ricerca, afferenti prevalentemente al CNR, IFAC (Istituto di Fisica Applicata) INO (Istituto Nazionale di Optoelettronica). Grazie ai circa 7 milioni di contributi ricevuti hanno attivato investimenti per oltre 19,5 milioni. La maggior parte dei beneficiari si colloca nell’area fiorentina e pisana, sia per la presenza di un grande player come Leonardo Finmeccanica, che opera come aggregatore di PMI, sia grazie alla disponibilità di eccellenze nel campo Nazionale della Ricerca, come l’Istituto di Fisica Applicata, l’Istituto Nazionale di Optoelettronica con sede a Sesto F.no e il Sant’Anna di Pisa. Oltre l’80% degli investimenti (16,5 mln) si concentrano in queste aree. Le aziende che raccontano la loro esperienza nel video sono SITAEL Spa, Aerospazio tecnologie Srl e Saitec Srl.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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