Un disguido dovuto alla burocrazia ha causato un grave disservizio, un bimbo di 6 anni che non è stato riportato a casa con il servizio scuolabus. Il fatto è accaduto ieri a Orentano, alle scuole primarie della frazione di Castelfranco di Sotto. A chiamare la stampa è il padre del piccolo, che ha regolarmente iscritto il piccolo al servizio di trasporto.
"Già quasi 2 settimane fa, ai genitori, è stata inviata via mail la lista dei bambini da ritirare, i vari indirizzi e gli orari, sia di andata che di ritorno. Subito dalla lista abbiamo notato, assieme ad altri genitori, che alcuni bambini erano presenti sulle liste del trasporto di andata ma assenti su quelle del ritorno, tutti regolarmente iscritti al servizio comunale dal mese di gennaio scorso", spiega il genitore.
L'errore era stato fatto notare all'Ufficio scuola del Comune. La classe del piccolo suddivide la settimana con giorni a tempo pieno e giorni a tempo breve, solo da ieri è partito il servizio mensa. E proprio ieri il pasticcio.
"Mio figlio non è stato autorizzato a salire sul pulmino di ritorno perché assente sulla lista e di conseguenza lasciato da solo presso l'istituto. Io sono fuori tutto il giorno per lavoro e sono sempre lontano da casa, mia moglie purtroppo non ha la patente e quindi è impossibilitata al ritiro. La fortuna è stata, che nostro figlio è stato preso da una carissima amica di famiglia presente in zona. Non sappiamo ancora come è andata con altri bambini ma sappiamo solo che assieme al nostro ne sono rimasti altri 5 da soli a scuola", spiega il genitore.
Il fatto è stato confermato anche dal Comune, che ha diramato una nota in merito.
"Nella giornata di ieri (28 settembre 2022) nella Scuola Primaria di Orentano si è verificato un imprevisto per alcuni bambini (cinque) che avrebbero dovuto prendere lo scuolabus per il ritorno a casa, ma non hanno potuto accedere al servizio di trasporto. Il disguido è avvenuto a causa di un’incompleta comunicazione tra la Scuola e il Comune: la lista con i nominativi dei bambini da riportare casa dal tempo pieno (indicativamente alle 16:00) non includeva i cinque nomi dei suddetti bambini.
L’errore è stato di un passaggio parziale delle informazioni.
In questa situazione, nessuno dei bambini è rimasto incustodito (come invece indicato da alcuni genitori che hanno denunciato l’accaduto): i cinque minori, come da prassi, sono rimasti a scuola sotto la custodia del personale ATA, in attesa di contattare i loro genitori.
L’Ufficio Scuola del Comune è intervenuto appena appreso l’inconveniente, aggiornando opportunamente le liste degli iscritti al trasporto scolastico.
Si sottolinea che nell’ambito dell’organizzazione del servizio, l’autista dello scuolabus ha il dovere di far salire soltanto i bambini presenti nella lista del ritorno, per evitare che qualcuno venga riportato a casa senza trovare un genitore ad attenderlo. La sicurezza dei bambini rimane la priorità sia per la scuola che per il Comune.
L'autista probabilmente ha rispettato gli ordini in merito: non far salire a bordo bambini non iscritti in lista. Di fronte a un'evenienza come questa, sarebbe stato meglio contattare chi di dovere per accertarsi di quanto accaduto, al limite sentire anche i genitori. Soprattutto se come riportano i genitori questa mancanza era stata fatta notare più di una volta.
La responsabilità di far salire bambini non autorizzati certamente ha frenato il conducente, per un ipotetico rischio di lasciare un bambino davanti casa senza nessuno ad accoglierlo, mentre a scuola il personale Ata ha potuto badare a lui. Ma questo comunque non giustifica l'erroraccio, su cui il municipio ha chiarito le circostanze.
Elia Billero
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