La Conferenza dei Sindaci della Piana di Lucca nella seduta di ieri (mercoledì) ha approvato il progetto zonale 'Centri per le famiglie della Piana di Lucca' finanziato dai Comuni unitamente alle risorse regionali attribuite alla Zona, pari a circa 77 mila euro, relative ai 'Fondi Famiglia 2021'. Si tratta di un servizio sovracomunale dal carattere innovativo rivolto a famiglie con bambini e adolescenti che propone azioni di carattere informativo e attività di promozione, sostegno e supporto alla genitorialità, che affronterà anche i temi relativi all'affido e all'adozione. La rete di 'Centri per le famiglie' vuole essere infatti uno spazio educante che attua strategie d’intervento, attraverso la progettazione integrata per la promozione e la valorizzazione della genitorialità e della funzione educativa della famiglia e del territorio, per la promozione e la crescita degli adolescenti, nonchè della cultura dei bambini e delle bambine. Le attività coinvolgeranno le famiglie e coloro che con essa lavorano direttamente e indirettamente attraverso una progettazione mirata a promuovere l’agio relazionale e di vita, nell’ottica della prevenzione primaria da agire nelle situazioni della quotidianità.
Per l'attuazione del progetto è stata costituita una 'Cabina di regia' fra i Comuni della Piana, in sinergia con ASL, che coordinerà l'equipe multidisciplinare che avrà la sede principale presso il Centro affidi del centro storico a Lucca, ma che sarà itinerante e presente in tutti i Comuni della Piana come, ad esempio, il Centro per le famiglie 'Piccola Artemisia' di Capannori e lo 'Spazio Giovani' di Altopascio.
Grazie al finanziamento regionale sarà potenziata l'equipe multiprofessionale composta da Assistente sociale, Educatore e Psicologo con la specifica funzione di promozione di progetti dedicati alla solidarietà fra famiglie e di affido di minori.L'affidamento comporta l'incontro tra famiglie, coppie, singoli con diverse storie, potenzialità, risorse e bambini/e-famiglie che presentano condizioni, problemi e bisogni differenti ai quali il progetto dei Centri per le famiglie intende dare risposta.
L'affidamento si configura infatti come un'accoglienza articolata in una pluralità di forme come l'affidamento diurno o per alcuni giorni la settimana, l'affidamento residenziale, per pochi mesi o più a lungo termine. Ma anche altre forme di solidarietà tra famiglie già presenti sul territorio che prevedono l'accoglienza da parte di una famiglia volontaria presso la propria abitazione di un bambino/ragazzo per alcuni pomeriggi la settimana, in modo da supportare e agevolare la famiglia nei suoi compiti di cura ed educazione o il sostegno di mamme ad altre mamme che si trovano in temporanea difficoltà nell'organizzazione della propria vita quotidiana, o che esprimono fragilità nelle funzioni educative.
Nei centri per le famiglie saranno inseriti progressivamente una serie di servizi. Tra questi il rafforzamento dei servizi di assistenza sociale per sostenere la capacita' genitoriale; la promozione e valorizzazione della territorialità degli interventi con particolare riferimento alla sensibilizzazione e alla formazione multidisciplinare degli operatori; colloqui per le adozioni; banca del tempo; corsi per chi è in attesa di adozione; gruppi per genitori e bambini; sostegno a famiglie vulnerabili con forme di intervento 'famiglie solidali'; prevenzione dell'allontanamento dalle famiglie dei minori costruendo servizi alternativi all'istituto.
Fonte: Ufficio Stampa
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