Rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio colposo un altro militare coinvolto nella morte di Tiziano Celoni, il parà di 27 anni di Viterbo trovato agonizzante nella sua camerata alla caserma "Gamerra" di Pisa il 10 novembre 2017. L'uomo, Fabio Tirrito, secondo la procura, avrebbe avuto l'obbligo di vigilare e avvisare i soccorsi, ma avrebbe invece ritardato la chiamata e chiesto un aiuto ad altri due commilitoni, accusato a loro volta di omissione di soccorso.
Da quanto ricostruito Celoni avrebbe passato la notte fuori con Tirrito, nonostante avesse l'obbligo di dormire in caserma. Quest'ultimo avrebbe poi chiesto ai due commilitoni di portare dentro Celoni lasciandolo sulla branda. Il paracadutista viterbese fu trovato intorno alle 13.30 già in gravissime condizioni, tanto che il tentativo di rianimarlo risultò vano. La difesa degli imputati nel processo parallelo per omissione di soccorso verterebbe però su una perizio medico legale secondo cui Celoni assunse lo stupefacente dopo le 8 del mattino, quando già si trovava in branda da solo.
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