Educazione alla sessualità a scuola, approvata mozione

Iacopo Melio

«L’educazione all’emotività, alla sessualità e all’alfabetizzazione emotiva sono temi delicati e centrali nella vita delle nuove generazioni. Materie che devono fare parte della programmazione scolastica, che hanno una funzione specifica nel contrastare fenomeni come bullismo e cyberbullismo. Trovo incomprensibile che i gruppi di opposizione, presenti in Consiglio regionale, abbiano espresso un voto contrario alla nostra mozione in materia. In particolar modo la Lega non ritiene l’educazione all’emotività un tema da affrontare all’interno della scuola, confermando di non avere fiducia nelle istituzioni scolastiche come motori della crescita sia formativa sia personale dei cittadini più giovani». È quanto dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione istruzione, formazione beni e attività culturali a seguito dell’approvazione della mozione in merito all’introduzione di una disciplina nazionale che preveda l’educazione all’emotività, all’affettività e alla sessualità all’interno della programmazione didattica nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, avvenuta oggi in Consiglio regionale.

«Con l’approvazione della nostra mozione chiediamo alla Giunta regionale due passaggi chiari. Da un lato l’impegno a promuovere a in tutte le sedi opportune a livello nazionale e nella Conferenza Stato Regioni affinché si arrivi ad una disciplina nazionale che ne preveda l’inserimento all’interno della programmazione didattica delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado – prosegue Giachi - Dall’altro, che sia proprio la nostra regione, per quanto di propria competenza, a prevedere e a promuovere, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità estendendoli a tutte le scuole primarie e secondarie. Come gruppo del Partito Democratico abbiamo presentato questa mozione, sottoscritta da Iacopo Melio, Ilaria Bugetti e tanti altri consiglieri, partendo dal contributo di un percorso collettivo di ascolto nato dall’impegno dei giovani democratici, da numerosi eventi in cui sono stati raccolti spunti e sollecitazioni. Continueremo a promuovere questo percorso collettivo e, come rappresentanti delle istituzioni regionali, a mettere massimo impegno affinché la Toscana possa fare da apripista di questo progetto prezioso e proficuo per le nuove generazioni».

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