Da Prato all'Irlanda per l'alternanza scuola-lavoro

Crescere professionalmente provando un'esperienza di PCTO (ex alternanza scuola lavoro) di respiro europeo, che ha avuto come palcoscenico Dublino, capitale della Repubblica d'Irlanda. Questo è quanto l'istituto professionale “Guglielmo Marconi” di Prato ha portato avanti negli ultimi mesi, assieme a dodici suoi studenti, tramite il progetto VETTER-Promoting VET attractiveness and skills through mobility, cofinanziato dal Programma operativo regionale (Por) del Fondo Sociale Europeo (Fse) 2014-20, rientra nell’ambito del progetto della Regione Toscana Giovanisì per contribuire a consolidare una cultura diffusa del modello innovativo di apprendimento duale, che integra strutturalmente metodologie di formazione in aula e “on the job”, per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani. Un progetto di alternanza scuola – lavoro andato a buon fine, sulla scia di iniziative già svoltesi negli anni passati, sempre all’estero.

«L’apprendimento duale – spiega Paolo Cipriani, dirigente scolastico del “Marconi” – ha mirato a sviluppare anche nuove competenze, in particolare le soft skills, quali, ad esempio, collaborazione e partecipazione, flessibilità al cambiamento, problem solving, leadership, comunicazione, che possono facilitare la transizione al mondo del lavoro e incrementare l’occupabilità dei giovani. Le soft skills sono le competenze più trasferibili e sono indice di maturità in relazione a se stessi, agli altri, al lavoro. Grazie a VETTER, per esempio, un gruppo di 12 studenti del Marconi si è recato a Dublino, per un’esperienza di crescita umana e professionale».

I risultati di VETTER saranno presentati in un evento pubblico in programma questo martedì, 27 settembre, alle 11 nell’aula magna del “Marconi”, alla presenza di Cedit, agenzia formativa di riferimento di Confartigianato Toscana, che ha coordinato l’iniziativa. I ragazzi potranno socializzare la loro esperienza all’estero, che è stata così strutturata: «Il gruppo – prosegue il dirigente – era diviso in coppie di due, ospitate in abitazioni di Dublino. Così, già a casa, potevano parlare inglese e migliorarlo. Il progetto, comunque, prevedeva ulteriori lezioni di inglese, oltre al poter vedere coi propri occhi come si lavora in certi ambiti di studio (quelli dei ragazzi) all’estero. E hanno potuto anche visitare la città e godere di aspetti culturali nei fine settimana. I ragazzi hanno espresso feedback positivi, di cui parleremo martedì in maniera dettagliata». Per Cipriani VETTER è la felice riuscita di un progetto di collaborazione fra istituzioni, enti e scuole, che se si uniscono possono offrire opportunità importanti per la crescita umana e professionale degli studenti: «Sono ragazzi che adesso entreranno in quinta superiore, dopo un mese di tirocinio di circa un mese in aziende di metalmeccanica o grafica. A monte abbiamo fatto una selezione, scegliendo chi aveva già una buona conoscenza dell’inglese e predisposizione professionale. Ci siamo trovati benissimo e devo ringraziare Regione Toscana e Cedit».

 

Cipriani vede VETTER come un esempio da seguire: «Con tutte le accortezze del caso, possiamo anche svilupparlo ulteriormente: abbiamo scelto professori e tutor formati per seguire i ragazzi, che hanno seguito anche le aziende e le attività svolte. Questo è un qualcosa che facciamo sempre, perché è fondamentale saper scegliere i partner. L’alternanza scuola – lavoro dà grandi responsabilità alle scuole da questo punto vista e noi abbiamo istituito un gruppo di controllo. Non dobbiamo mettere a rischio i ragazzi, perché tutti abbiamo ancora negli anni quello che è accaduto pochi giorni fa; l’alternanza è una grande risorsa, dà modo ai ragazzi di imparare a star fuori dalla scuola, ma comunque sempre controllati da tutor scolastici e aziendali».

Ecco i nomi dei partecipanti, coi relativi indirizzi di studio: Mattia BardazziMartina FranceschiElisa MartiniDario Salpietra e Alice Frosini (Servizi commerciali - Design della comunicazione visiva e pubblicitaria); Silvio GargiuloLorenzo PocaiValentino Lin Zhen ZhengLorenzo Mocchia Gianni Hu (Manutenzione e assistenza tecnica elettrico/elettronico); Filippo Masi (Manutenzione e assistenza tecnica termoidraulica) e Gioele Qu (Manutenzione e assistenza tecnica mezzi di trasporto). Contemporaneamente il Marconi sta portando avanti un percorso di alternanza scuola – lavoro con studenti con lieve disabilità, stavolta in Spagna: «Sono quattro ragazzi – conclude Cipriani – seguiti da due docenti presenti in loco e tutto sta andando molto bene. È un’esperienza sulla disabilità molto importante, quasi unica nel suo genere».

Fonte: Ufficio Stampa

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