Frana dell'argine a San Donato, il sindaco: "Finalmente al via i lavori". Guazzini: "Viene da ridere"

"Sono finalmente partiti i lavori di ripristino della frana dell'argine dell'Arno a San Donato, in prossimità del ponte che divide i comuni di San Miniato e Santa Croce. Un lavoro che mette in sicurezza una porzione importante in riva sinistra dell'Arno". Ad annunciarlo è con un post su suo profilo social ufficiale il sindaco di San Miniato Simone Giglioli.

Il sindaco ripercorre quindi la vicenda dei lavori "più volte oggetto di attenzioni e sollecitazioni da parte dei cittadini, della Consulta e dell'Amministrazione". L'opera era stata "finanziata dalla Regione Toscana con 500mila euro, e avrebbe dovuto svolgersi nel 2018. Il lavoro tuttavia per ritardi della ditta aggiudicataria non era mai partito. In questi anni c'è stato un lavoro di sollecitazione e confronto continuo col Genio civile affinché l'intervento avesse compimento. In questi anni non sono mancati incontri con la popolazione, articoli di giornali e passatemi il termine "incazzature". Ora siamo arrivati finalmente al cantiere, con una ditta che aveva partecipato alla gara che ha accettato di fare questo lavoro".

Non si è fatto attendere il 'controcanto' della consigliera comunale Manola Guazzini, Capogruppo della Lista Civica CambiaMenti, che sul suo profilo social dà la sua versione della vicenda con un post dal titolo "Mi viene da ridere".

"Che i lavori sulla frana all'argine dell'Arno a San Donato comincino è certamente una bella notizia - scrive - Speriamo che sia la volta buona, e che i lavori possano proseguire fino alla conclusione, perché, guarda caso, si comincerebbe proprio con l'inizio della stagione delle piogge".

La consigliera, però, contesta che il sindaco si "intesti" l'inizio dei lavori: "Addirittura alla fine dello scorso mandato amministrativo, nel 2018, l'allora Sindaco Vittorio Gabbanini aveva venduto in pompa magna il fatto che il Genio Civile aveva stanziato 500mila di euro per quel lavoro. A fine giugno 2020 risultava che la ditta incaricata dei lavori era stata individuata, e che la consegna del cantiere sarebbe dovuta avvenire entro il 16 giugno dello stesso anno, ma, in seguito a un ulteriore ritardo presentatosi “per la necessità di svolgere verifiche sul subappalto”, la consegna sarebbe avvenuta un mese dopo. Siamo arrivati a settembre 2022. Nel frattempo noi abbiamo presentato due interpellanze, una mozione, svariati emendamenti al DUP per chiedere che il Comune, oltre a farsi carico delle sollecitazioni al Genio Civile, valutasse anche la possibilità di intraprendere un'azione sostitutiva. Da parte della Giunta risposte negative su tutta la linea, rassicurazioni (in fondo si tratta di un fenomeno di erosione che non compromette la stabilità dell'argine...) ricusazioni di responsabilità (è compito del Genio civile. Noi non c'entriamo)".

"Speriamo - conclude - che questa sia davvero la volta buona. Ma che il Sindaco cerchi di intestare l'inizio dei lavori alla sua continua attenzione e alle sue sollecitazioni suscita davvero sorrisi ironici".

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