Nella serata del 14 settembre una donna 66enne originaria della Georgia, all’atto di rientrare nel territorio italiano, è stata arrestata all’aeroporto di Milano Malpensa in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze su richiesta della stessa Procura della Repubblica, in quanto ritenuta responsabile dei reati di maltrattamenti in ambito familiare e lesioni personali aggravate.
La protagonista della vicenda è una badante georgiana da quasi 14 anni Italia, che nell’ultimo anno era stata assunta per assistere un’anziana donna (91enne) di Fucecchio (FI) in quanto gravemente malata e necessitante di continua assistenza.
La donna dell’est – secondo quanto documentato dalle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze e della Stazione di Fucecchio, coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica fiorentina – invece di accudire la vittima, ha realizzato per un arco temporale ragguardevole una serie di condotte vessatorie, sopraffattive e violente in danno della stessa, culminate, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, nella frattura della tibia dell’anziana donna. Le continue vessazioni e le sofferenze dell'anziana vittima sono state cristallizzate dalle immagini riprese da una telecamera che ha permesso agli investigatori di dare corpo ai sospetti dei prossimi congiunti della 91enne, i quali già avevano notato segni sul corpo che, secondo le giustificazioni della badante ai familiari, erano frutto di incidenti domestici o comunque di casualità.
Nel frattempo la donna, licenziata dal suo incarico di badante, qualche mese addietro aveva fatto rientro in Georgia, ma all’atto del suo ritorno in Italia è stata subito arrestata e tradotta al carcere di Milano.
Il procedimento penale nei confronti dell’indagata è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo e non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche a suo favore.
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