Nel pomeriggio di martedì il sindaco Luca Salvetti e l'assessore al Sociale Andrea Raspanti hanno incontrato una piccola delegazione dei promotori del gruppo "Giustizia per Denny", che in seguito alla tragedia dello scorso 22 agosto ha dato vita a una serie di iniziative pubbliche per chiedere verità e giustizia sulla morte di Denny Magina, e per sollecitare azioni incisive mirate a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei quartieri popolari della città.
"È stato un incontro positivo- commenta il Sindaco- nel corso del quale gli amici e il padre di Denny ci hanno illustrato gli obiettivi che si prefigge il movimento nato spontaneamente per sostenere la famiglia ed evitare che, in futuro, possano verificarsi episodi come quello che ha sconvolto Livorno poche settimane fa.
Abbiamo sottolineato la nostra vicinanza alla loro richiesta di verità, ci siamo confrontati in modo franco sui problemi del territorio e abbiamo avuto modo di rispondere a molte domande su quanto il Comune ha fatto e intende fare per risolverli.
Parlando con loro ci siamo accorti che l’attività di contrasto alle occupazioni abusive portata avanti dall’Amministrazione comunale in questi anni non è sufficientemente conosciuta.
Molti credono, ad esempio, che le istituzioni si siano messe in moto solo in seguito alla tragedia dello scorso 22 agosto.
In realtà questa Giunta comunale ha intensificato molto gli sforzi per far fronte al fenomeno delle occupazioni.
Si è insediata alla fine di giugno del 2019 e nei primi mesi ha affrontato alcune importanti operazioni, tra cui la liberazione del blocco della Chiccaia.
A partire dalla fine di febbraio 2020, con il diffondersi del Covid, le esecuzioni di sgombero sono però state bloccate dal Governo e sono sbloccate soltanto a giugno 2021.
Per circa un anno e mezzo, quindi, non è stato possibile liberare alcun alloggio occupato.
A giugno 2021 siamo ripartiti grazie alla costituzione di un nucleo operativo dedicato e da allora a oggi abbiamo eseguito oltre 65 liberazioni di alloggi occupati, cioè più del doppio di quelle che venivano eseguite a Livorno prima del Covid.
Le zone su cui abbiamo concentrato in particolare la nostra attenzione sono proprio Fiorentina (19 alloggi liberati, di cui 13 in via Giordano Bruno), Shangai e il quartiere Stazione.
Questo perché avevamo consapevolezza della criticità della situazione, criticità che ci aveva spinto anche reiterate segnalazioni, sia all’attenzione dell'Autorità Giudiziaria sia a quella delle forze dell’ordine.
Agli interventi per contrastare le occupazioni, che proseguono come da programma, abbiamo accompagnato inoltre azioni di riqualificazione edilizia, più che mai necessari su un patrimonio vecchio e per troppo tempo trascurato.
Purtroppo stiamo attraversando una crisi economica e i nostri piani hanno dovuto fare i conti con le instabilità del mercato e il forte rialzo dei prezzi.
In ogni caso molti interventi sono stati realizzati per restituire dignità a chi vive nelle case popolari, molti sono in corso e altri saranno realizzati nei prossimi mesi e anni grazie agli importanti stanziamenti del Comune e ai finanziamenti intercettati a valere sul PNRR.
Il lavoro da fare è sempre tanto, basti pensare che più della metà degli oltre 6100 alloggi popolari del Comune di Livorno non dispone di impianto di riscaldamento, ma i numeri parlano chiaro: questa Amministrazione ha dato una scossa importante a una fase di stallo che andava avanti da tempo e ha iniziato ad affrontare anche questi problemi.
Stiamo anche lavorando per riportare opportunità di socializzazione positiva nei quartieri nord, in collaborazione con le tante associazioni del territorio. La nostra priorità in questo senso sono i bambini e i giovani, a cui vanno restituiti spazi e momenti di aggregazione sana e prospettive per il futuro.
Non è nostra intenzione rivendicare niente. Vogliamo solo rendere pubblico anche in questa circostanza l'impegno profuso da questa Amministrazione su un fronte di lavoro complicato e da troppo tempo non adeguatamente considerato.
Siamo consapevoli che le difficoltà per chi vive in certe zone sono ancora tante e che c'è ancora tanto lavoro da fare. Noi porteremo avanti il nostro impegno in questa direzione: restituire i complessi di edilizia pubblica a chi ci vive nel rispetto delle regole della civile convivenza, senza sostituirsi a loro, ma prestando ascolto alle loro richieste come abbiamo cercato di fare in questi anni.
Ogni iniziativa dei cittadini che condivida questo obiettivo potrà sempre contare sulla nostra collaborazione e sul nostro sostegno".
Fonte: Comune di Livorno - Ufficio stampa
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