Il vino è identità, è parte integrante dello stile di vivere di una comunità, di un percorso culturale ed economico che travalica confini e rivalità millenarie, è il simbolo di un territorio unito che si compatta e fonde obiettivi e risorse nel nome del suo migliore veicolo di internazionalizzazione. Protagonista assoluto dello scorso week end è stato il Chianti Classico, rosso, bianco, biologico, che nel cuore vitale di Greve in Chianti, ha rappresentato i comuni fiorentini e senesi dove il vino viene prodotto con passione, competenza, attenzione alla sostenibilità e viene consumato con responsabilità.
L'Expo Chianti Classico ha festeggiato quest’anno in piazza Matteotti, come vuole una lunga e radicata tradizione, i suoi 50 anni di vita agricola, economica e sociale. E si è rivelato un successo oltre ogni più rosea aspettativa. Archiviati gli ultimi due anni, segnati da limiti e restrizioni che hanno determinato una versione ridotta della manifestazione con la presenza del solo padiglione collettivo per le degustazioni, Greve ha elevato il suo palcoscenico originario dedicato al contatto diretto tra produttore e consumatore. Una piccola sfida, cresciuta anno dopo anno, che è diventata Storia e realtà virtuosa, il cui valore aggiunto è la collaborazione tra istituzioni e attività economiche.
I padiglioni, allestiti in una delle piazze più belle e rinomate d'Italia, hanno accolto occhi, sguardi, mani, sorrisi, calici degli oltre 60 espositori che hanno potuto proporre, far degustare, vendere, raccontare narrare l'arte vitivinicola, l'eccellenza, la storia, nella maggior parte di carattere familiare, e le prospettive delle proprie produzioni. Nel dialogo invisibile tra la statua di Giovanni da Verrazzano, navigatore senza tempo che rievoca il valore delle scoperte e la cultura internazionale del territorio toscano, e il nudo di Mitoraj, simbolo di bellezza classica rivolta alle visioni e alle sollecitazioni contemporanee, si è chiusa la cinquantesima edizione dell'Expo che ha tirato le somme di un bilancio estremamente positivo. L'interesse verso il vino, made in Chianti Classico, è testimoniato non solo dal numero dei calici venduti che ammonta a quota 10.000 circa ma soprattutto da un'affluenza di visitatori, consistente e costante nei quattro giorni di festa, che si attesta sul doppio dei bicchieri distribuiti, dunque 20.000 presenze circa.
Altro aspetto di rilievo è lo scenario internazionale dei visitatori e dei buyers su cui la kermesse si è affacciata, nonostante l'interruzione dovuta alla pandemia. Sul fronte delle presenze, hanno avuto la meglio visitatori giunti dagli Stati Uniti, dal Canada, dai paesi europei quali Spagna, Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, Belgio, Finlandia, Olanda. Si sono distinti anche esperti e appassionati provenienti dai paesi extraeuropei come Singapore, Corea, Malesia. La classifica delle presenze è stata comunque dominata da tantissimi italiani provenienti da varie regioni, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia con una leadership confermata dagli stessi toscani, cultori del vino di casa nostra che hanno invaso la piazza partecipando alle tante iniziative culturali, musicali, letterarie e artistiche proposte dal carnet confezionato dall'amministrazione comunale. L'Expo Chianti Classico è un'iniziativa organizzata dal Comune di Greve in Chianti in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco per gli esiti della manifestazione che si è caratterizzata per la vitalità, l'aria di festa, la gioia di vivere il vino in piazza, unita alla professionalità e alla qualità di un appuntamento, arricchito da un nutrito programma di degustazioni guidate da figure di spicco come l'enologo Valentino Tesi.
L'Expo si conferma tra le vetrine internazionali più importanti legate al mondo del vino. A viverlo in prima persona, con tutto lo staff di volontarie e volontari che da anni supportano l'evento dal punto di vista tecnico e dell'allestimento, è Alessandra Molletti dell'ufficio Promozione del territorio del Comune di Greve in Chianti. “Era rimasta chiusa nel cassetto per due anni – ha commentato Alessandra Molletti - ma adesso la festa è tornata e siamo felicissimi di averla vissuta a pieno potendo fare un vero e proprio viaggio a contatto con le persone, ascoltando le loro storie, emozionandoci di fronte ai loro sorrisi, un ringraziamento a tutto il team di giovani che anche quest'anno con spirito di gruppo hanno reso possibile lo svolgimento dell'evento, l'Expo ha stupito ancora una volta e ha dato un'immagine di straordinaria forza comunicativa a tutti coloro che con noi hanno reso omaggio al cinquantennale del Chianti Classico”. Il Comune di Greve ha anche realizzato un video sulla manifestazione, curato dallo studio Swolly, visibile sui canali social istituzionali del Comune di Greve in Chianti e dell'Expo Chianti Classico.
Fonte: Comune di Greve in Chianti - Ufficio stampa
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