Il Documento di economia e Finanza 2023 (Defr) della Toscana passa a maggioranza in commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale e va all’esame dell’Aula in programma per giovedì 8 settembre (inizio lavori alle 9.30). La proposta di deliberazione è stata licenziata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello contrario delle opposizioni e della vicepresidente della commissione.
In sede di discussione, il vicepresidente di minoranza dell’Assemblea legislativa è tornato a stigmatizzare l’assenza del presidente della Giunta con delega al Bilancio e quindi l’impossibilità di porre domande su un documento che a suo dire lascia spazio a molte perplessità. Soprattutto manca di una parte fondamentale: la sezione delle società partecipate su cui non si ha alcuna documentazione.
Il consigliere componente la commissione e presidente di un gruppo di minoranza ha anticipato alcuni dei nodi che solleverà in Aula. Tra questi la richiesta di conferma, al presidente della Regione, dei contenuti del Defr. Nel testo, ha precisato, si prevede che il 59 per cento delle nuove risorse sia destinato alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile. A distanza di mesi dalla stesura del documento, a detta del consigliere, il mondo è cambiato e sarebbe il caso di rivedere la destinazione delle risorse magari in favore dell’autonomia energetica e per il sostegno alle imprese.
Si è invece informata sullo stato dell’arte del Piano regionale di sviluppo la vicepresidente della commissione. A detta del presidente della commissione il Piano è ancora in fase di concertazione e non ancora assegnato.
In sede di dichiarazione di voto, il gruppo minoritario facente parte della maggioranza ha assicurato il suo sostegno, pur rilevando che su un documento tanto importante sarebbe stato opportuno un confronto con le forze politiche che sostengono la maggioranza in Toscana.
Torselli (FdI): "59% alla mobilità sostenibile: rivedere risorse per fondi caro energia"
"Prendiamo atto che per Eugenio Giani, la priorità della Toscana in questo preciso momento storico sono le “infrastrutture per la mobilità sostenibile” a cui si dedicano il 59% delle nuove risorse previste nella variazione al Defr licenziata oggi in Prima Commissione. Considerando che questo documento sarebbe dovuto essere approvato a Giugno, oggi ci aspettavamo di trovare in Commissione un Giani pronto a sfruttare il ritardo per rivedere le scelte su dove allocare le nuove risorse, soprattutto alla luce dell’ultima spaventosa crisi energetica e del conseguente fenomeno del caro bollette. Invece, il Governatore ha pensato bene di disertare l’invito della Commissione, sottraendosi al dibattito e lasciando invariato il documento di Giugno, come se negli ultimi due mesi non fosse accaduto niente! Lo vada a dire agli imprenditori, agli artigiani, ai commercianti o ai semplici cittadini che non è cambiato niente, da giugno ad oggi!
Per quanto ci riguarda, riteniamo del tutto inopportuno prevedere adesso un maxi investimento sulla cosiddetta “mobilità insostenibile”, a fronte dei pesantissimi rincari energetici che stanno subendo imprese e famiglie. Ma Giani, evidentemente, ha altro a cui pensare che non discutere - da assessore al bilancio - di questi temi nella Commissione regionale competente. Chissà a quale impellente appuntamento elettorale avrà dovuto partecipare…" così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.
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