“Noi ci siamo, schiena dritta e testa alta come un anno fa per le comunali di Sesto, non rinnegando il riformismo, la fiducia al governo Draghi, le nostre battaglie, la volontà di dire SÌ alle infrastrutture che servono come non mai. Aeroporto, Alta Velocità, impianti rifiuti, tramvie, rigassificatore, tanto per citarne alcuni”. Così il candidato nel collegio uninominale Firenze città metropolitana per il Terzo Polo Gabriele Toccafondi ieri all’inaugurazione del suo comitato elettorale a Sesto Fiorentino.
“Il collegio uninominale in cui sono candidato è molto grande e politicamente complicato: 28 comuni governati o dalla sinistra o dal Pd. Sta a noi spiegare tutte le contraddizioni di una coalizione con Sinistra Italiana, Verdi, gli ex 5 stelle e un Pd sempre meno riformista. Una coalizione in cui ognuno ha un programma e idee diverse su tutto, in particolare sulle infrastrutture che in provincia di Firenze servono urgentemente. A destra come a sinistra che pensano della nuova pista dell’aeroporto? Degli impianti per gestire i rifiuti, termovalorizzatore compreso? Del sotto attraversamento della Tav? Del sistema delle tramvie? Noi abbiamo le idee chiare e non abbiamo paura a dichiararle. Altrove per ora solo un assordante silenzio”.
“ Se sarò eletto, per la nuova legislatura - ha concluso Toccafondi rispondendo ad una domanda - come prima cosa mi batterei affinché ci sia un immediato aiuto per sostenere le spese energetiche non solo a famiglie ed imprese ma anche ed urgentemente al mondo del no profit e del volontariato. Chi si occupa di sociale, assistenza, sanità, educazione, sport a livello di volontariato e no profit, non fa utili, non ha riserve economiche, fondi da parte per imprevisti. Se una bolletta raddoppia semplicemente chiudi e, se chiudi, quel servizio, spesso anche del tutto gratuito, non c’è più. Depositerei, poi, una proposta di legge sulla cittadinanza per chi termina un ciclo educativo. Lo Ius Scholae è un tema da approfondire e da affrontare con realismo, senza ideologia. Solo in Toscana sono 70mila i bambini e i ragazzi stranieri che frequentano le nostre scuole, per il 70% sono nati qua in Italia, conoscono il nostro paese, frequentano le scuole e spesso con buon profitto, conoscono l’italiano e lo parlano con i nostri accenti. Ecco cosa farei subito nella prima settimana da parlamentare della nuova legislatura”.
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