Oltre le difficoltà, il toscano Malagoli alla maratona di Berlino

moto disabilità

Primo italiano a correre la maratona di New York nel 2019 con una protesi all’arto inferiore, impresa da cui è nato il docufilm “50.000 Passi” sulle gesta sportive dell’oggi quarantasettenne atleta e pilota di motociclismo paralimpico, Emiliano Malagoli (nato a Montecarlo) non si ferma e annuncia che domenica 25 settembre sarà al via della sua seconda maratona, la BMW Berlin Marathon.

Emiliano Malagoli è fondatore e presidente dell’associazione Diversamente Disabili, che è supportata da BMW Italia attraverso il programma di responsabilità sociale di impresa SpecialMente, nonché atleta e pilota di motociclismo paralimpico, dove corre in sella a una BMW S 1000 RR nei campionati nazionali e internazionali.

“Dopo New York mi ero ripromesso di non correre più lunghe distanze, che non sono appropriate per un atleta amputato di gamba, perché - spiega Emiliano - sia la preparazione alla maratona sia la gara sono massacranti a livello fisico. Ma il cervello umano ha una grande fortuna: si dimentica le sofferenze, le fatiche. Mi è così tornata la voglia di rimettermi in gioco: dietro a grandi obiettivi ci sono importanti motivazioni. E s’innescano quelle risorse che a volte crediamo di non avere. E’ la dimostrazione che, nello sport come nella vita, dipende sempre da noi. L’unico modo per migliorarsi è sfidarsi. E ricordiamoci che possiamo trarre importanti insegnamenti anche quando le cose non vanno come avremo voluto. L’insuccesso fa parte del successo: ci serve lungo il cammino della vita”.

“Ci tengo a partecipare a questa mia seconda maratona, anche per essere di ispirazione per tutti quelli che di fronte agli ostacoli pensano di non potercela fare. Volere è potere. Ringrazio BMW che è partner principale della maratona di Berlino e che mi aiuterà nella organizzazione di questa mia impresa”.

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