Il Teatro delle Donne "trasloca" al Goldoni di Firenze

Il Teatro delle Donne prende sede presso il Teatro Goldoni di Firenze: la convenzione triennale stipulata tra Maggio Musicale Fiorentino e Teatro delle Donne, suggella un percorso fortemente condiviso con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, con il fondamentale sostegno di Fondazione CR Firenze.

“Sono molto contento di questa conferenza stampa perché annunciamo, ufficialmente, che possiamo ospitare il Teatro delle Donne nel Teatro Goldoni per i prossimi anni – spiega il Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira - . Mi dispiaceva di avere il Goldoni, un piccolo teatro così bello, ma di non utilizzarlo spesso: sarà obiettivo del Maggio creare una vera e nutrita programmazione in quella nostra sala. Quest’anno, infatti, abbiamo deciso di tornare ad allestirci un’opera lirica: La finta semplice con il maestro Theodor Guschlbauer, la regia di Claudia Blersch, il soprano Benedetta Torre, i Solisti dell'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e le scene e i costumi degli Allievi della professoressa Margherita Palli della Nuova Accademia di Belle Arti Milano (NABA). Faremo anche dei concerti che stiamo pianificando. Quindi con noi e con il Teatro delle Donne e la programmazione dei loro spettacoli, il Goldoni sarà aperto molto più spesso e questo è molto importante.

La cosa che mi rende più felice è che appunto il Teatro delle Donne, che ha perso la sua residenza e avrebbe rischiato la chiusura, abbia avuto la possibilità di entrare nel Teatro Goldoni. Ne abbiamo parlato in tarda primavera con Cristina Ghelli e tutto è stato reso possibile soprattutto grazie alla Fondazione CR Firenze che ha aumentato il suo contributo. Li ringrazio e ringrazio la Regione e il Comune di Firenze per la loro sinergia”.

“Una nuova, bellissima casa per il teatro delle Donne: il Goldoni apre le sue porte a una realtà straordinaria che da sempre nel nostro territorio ha portato avanti un lavoro artistico di alto livello, tenendo i riflettori accesi sulle questioni di genere. – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini - Si tratta del risultato di un’importante sinergia tra enti e istituzioni, dimostra come anche nella cultura il lavoro di squadra sia la chiave di volta per affrontare e superare difficoltà. Un compleanno speciale, insomma, per il teatro delle Donne, che raggiunge il traguardo dei 30 anni. Prende il via anche Avamposti, una rassegna ricca di nomi e progetti interessanti, ancora la conferma di come questa realtà sia ormai punto di riferimento per la drammaturgia contemporanea”.

“La Fondazione è stata sempre al fianco del Teatro delle Donne - afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – anche nei suoi momenti più difficili. Siamo lieti oggi di poter celebrare l’inizio di un suo nuovo percorso in una prestigiosa sede come il Teatro Goldoni, e con la collaborazione di importanti istituzioni cittadine. In questa nuova avventura la Fondazione ha messo a disposizione un contributo importante che ha reso possibile questo trasferimento e dato una nuova casa al Teatro delle Donne sventando il rischio di una drammatica chiusura. Questo contributo servirà in particolare alla realizzazione della stagione teatrale e a far fronte alle spese vive della struttura. L’impegno di questa realtà artistica è uno stimolo per la società grazie alle sue attività di promozione di una drammaturgia che rappresenta le tematiche della nostra contemporaneità. Rinnoviamo il nostro sostegno alle sue sperimentazioni e ai suoi eventi dedicati all’universo femminile che ne delineano un’assoluta funzione civile”.

Aggiunge la presidente del Teatro delle Donne, Cristina Ghelli: “Con il Teatro delle Donne prendono sede al Teatro Goldoni un centro di produzione drammaturgica all’avanguardia, un archivio di oltre mille testi di autrici contemporanee, la Scuola di Scrittura Teatrale fondata da Dacia Maraini. Negli ultimi tre anni molte delle imprese al femminile hanno chiuso sia in Toscana che a livello nazionale. Anche il Teatro delle Donne ha rischiato di non farcela, ma grazie al sostegno di enti quali la Fondazione CR Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Firenze e il Maggio Musicale, è stata trovata per l’associazione una soluzione prestigiosa che costituisce la sfida di portare la contemporaneità teatrale nel cuore della città di Firenze”.

Da sempre votato alla contemporaneità, alla pluralità dei linguaggi e al valore delle differenze, il Teatro delle Donne apre le porte del Teatro Goldoni alla metà di settembre con Percorsi Contemporanei AVAMPOSTI TeatroFestival 022. L’inaugurazione della residenza coincide con l’anniversario dei trent’anni del Teatro delle Donne. Il 16 settembre va in scena in prima assoluta “La teoria del numero perfetto applicata alle storie dell’utopia socialista” di Filippo Renda (in replica il 17), il primo testo di una trilogia dedicata alla necessità delle utopie, del sognare un mondo migliore e un sistema alternativo a quello attuale del selvaggio consumo delle risorse e del territorio. Per festeggiare l’anniversario viene offerto un buffet al termine dello spettacolo.

Al festival partecipano molti degli artisti che da sempre frequentano le programmazioni del Teatro delle Donne: Maniaci D’Amore, Andrea Muzzi, Lunaria Teatro, Filippo Renda, Antonio Fazzini, Annibale Pavone, Ciro Masella, Cinzia Pietribiasi, Gabriele Giaffreda, Dimitri Milopulos, Letizia Russo, Laura Curino, Fabio Mascagni, Claudia Della Seta, Stefania Aphel Barzini, Sofia Diaz, Elena Baroglio, Mariandrea Filpo, Maurizia Grossi, Carlina Torta, Riccardo Tesi, Alvia Reale, Daniela Giovanetti, Angela Di Maso, Teatri di Vita, Eva Robin’s, Stefano Casi, Andrea Adriatico, Tinaos Teatro, Scena Verticale, Saverio La Ruina. Con qualche novità assoluta: Federica Cifola, nuova interprete di “Amarti, che fatica!” Compagnia della Magnolia con “Favola”, Virginia Landi, Francesca Mignemi, Eleonora Paris, con la nuova produzione “Due volte Tito”.

L’edizione 2022 del festival AVAMPOSTI offre una panoramica di quanto c’è di nuovo sul fronte della drammaturgia e del teatro contemporaneo con particolare riferimento alle autrici, ai giovani autori e alle tematiche di attualità che hanno profondamente colpito o modificato la società e anche il nostro territorio, negli ultimi due anni.
Il tema è quello delle SFIDE, tema dedicato in particolare ai “perdenti” di talento.
Le iniziative proposte al pubblico si alternano alle prove, ai laboratori, ai seminari della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale.

Nello stesso tempo il Teatro delle Donne riafferma la sua valenza di centro di drammaturgia delle donne unico a livello nazionale, punto di riferimento per tutte le artiste di teatro e per tutti gli autori e autrici nazionali. Un presidio avanzato sul territorio, un centro di eccellenza per la drammaturgia contemporanea. Una roccaforte, una postazione avanzata, un presidio culturale, un avamposto per il teatro d’innovazione, le autrici e gli autori contemporanei.

Gli spettacoli dell’extended edition di Avamposti al Teatro Goldoni continuano fino a dicembre.

Programma completo sul sito del Teatro delle Donne.

Fonte: Ufficio Stampa

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