Grande partecipazione nella cattedrale di Prato al funerale di Gastone Simoni, il vescovo emerito della diocesi di pratese, morto domenica sera a 85 anni nella casa di cura di Villa Torrigiani, a Fiesole, dove si era ritirato da tempo.
Stamattina, centinaia di persone hanno preso parte alla cerimonia: cittadini, rappresentanti del clero, delle forze dell'ordine, del mondo associativo e delle istituzioni. Sulla sua bara sono state collocate la mitra e la Bibbia. Simoni aveva guidato la diocesi pratese per venti anni, dal 1992 al 2012.
"Era capace di fermarsi per strada per salutare e ascoltare le persone fino a perdere la cognizione del tempo; riempiva l'agenda fino all'inverosimile per non rifiutare una udienza a nessuno" ha detto il vescovo di Prato Giovanni Nerbini durante l'omelia.
Ha ricevuto la cittadinanza onoraria - ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni nel suo discorso al termine della messa - in una città che è parsimoniosa nel conferire questa onorificenza. È arrivato a Prato quando la città era una locomotiva. Poi quella locomotiva si è inceppata. Ma è in quel momento che lui è diventato riferimento e stimolo".
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