Internato militare durante la Seconda guerra mondiale, dal 2021 Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. La sindaca di Pontassieve Marini: "Insegnamento da raccogliere ogni giorno"
Firenze, il Mugello e la Toscana perdono oggi un testimone della storia, che disse no alla dittatura. È scomparso all'età di 104 anni Basilio Pompei, ex Internato Militare Italiano durante la Seconda guerra mondiale. Proprio per la sua storia, e il messaggio che ha saputo tramandare anche alle nuove generazioni nelle scuole, lo scorso anno gli fu conferita l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana".
Nato a Sieci nel comune di Pontassieve nel 1917, è stato uno dei tanti soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni che seguirono all’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Venne catturato a Durazzo, sul fronte albanese, e rinchiuso per due anni in un campo polacco, dal quale riuscì a fare ritorno in patria solo al termine di un viaggio lungo e rocambolesco. Basilio Pompei scelse di dire no alla neonata RSI di Mussolini e al Terzo Reich di Hitler, preferendo l’internamento nei campi di prigionia nazisti. Un no ripetuto più volte nei vari Lager dove venne internato. La sua è stata una scelta di coraggio, di fedeltà ai valori di libertà e democrazia a cui la sua vita si è ispirata.
Nel gennaio 2021 Basilio Pompei, all'età di 103 anni, dopo essersi sottoposto al vaccino contro il Covid-19 finì nel mirino degli haters sui social. Episodio a cui il Consiglio regionale rispose, assegnando all'allora nonno più longevo della Toscana il riconoscimento con una targa "per il suo esempio di vita e l'impegno sempre profuso in difesa delle libertà", in occasione della Giornata della Memoria.
Tanti i ricordi che in queste ore vengono dedicati a Basilio Pompei.
"Una persona cara a cui volevo un mondo di bene, eri questo per me Basilio" scrive su facebook la sindaca di Pontassieve, Monica Marini. "Averti incontrato è stato un onore ed esserti amica è stato un regalo immenso, così come, negli anni, lo sono state le visite in ufficio al mattino e i tuoi abbracci calorosi, il tuo sguardo lucido e intenso, il tuo sorriso". "Porterò sempre con me le immagini nitide che riuscivi a evocare raccontando quegli anni di prigionia e dolore - continua il ricordo della sindaca - in cui più forte di tutto traspariva il coraggio di chi sapeva di essere nel giusto. Come quando mi parlavi di quando, mettendo a rischio la tua vita, trovasti il modo per boicottare la produzione della fabbrica in cui eri costretto, oppure quando raccontavi della tua fuga e del lungo viaggio che ti ha riportato a casa. Sorridevi quando ti tornavano in mente i tanti momenti nei quali la buona sorte ti aveva assistito, permettendoti di scappare dai tuoi aguzzini…come se anche lei avesse scelto di stare dalla parte giusta della storia. Esattamente come hai saputo fare tu, con coraggio e con convinzione.
Questo è il tuo lascito più grande, l’insegnamento e, insieme, il testimone che ci lasci e che dobbiamo saper raccogliere, ogni giorno, nelle scelte che facciamo, per rendere onore alla scelta di chi, come te, ha messo avanti a tutto, spesso anche alla propria vita, i valori più alti e più importanti per ogni persona, su cui poi abbiamo costruito la nostra Costituzione.
Grazie di tutto Basilio. Ti voglio bene".
"Da qualche ora ci ha lasciati Basilio che da un po’ di tempo era nostro concittadino" scrive ancora sui social il sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore. "Molti di voi si ricorderanno della storia di Basilio, persona che ha saputo da che parte stare quando ha deciso di rifiutarsi di combattere per l’esercito repubblichino e per questo divenne prigioniero nei campi di lavoro… Ma purtroppo di lui rischiamo di ricordare le offese che ha subito quando decise di sottoporsi alla vaccinazione. Grazie Basilio - conclude Passiatore - metteremo il nostro impegno nel ricordare che ci sono state persone che quando è stato necessario fare la scelta giusta a costo delle conseguenze, non hanno esitato a farlo. Il resto delle polemiche sarà dimenticato dalla storia molto presto".
"Avrebbe compiuto 105 anni tra poco meno di 1 mese Basilio Pompei. Per tutti noi "Nonno Basilio", un grande esempio di forza e di coraggio da trasmettere alle future generazioni, è purtroppo deceduto poche ore fa, serenamente, circondato dall'affetto degli operatori di Villa San Biagio, a Dicomano, dove era alloggiato da qualche anno" dichiara in una nota Giampaolo Giannelli, portavoce Fratelli d'Italia Pontassieve e capogruppo centrodestra Dicomano. Parlando dell'episodio della vaccinazione, Giannelli prosegue "anche in quella occasione aveva risposto col consueto coraggio agli "haters" oltre che con lucidità ed intelligenza, che non gli sono mai venute meno. In quella circostanza mi onoro di essere stato il primo a far emergere i vergognosi attacchi nei suoi confronti e a difenderlo a spada tratta". "I suoi esempi - conclude Giannelli - resteranno vivi ed indelebili, ora e sempre. Ciao Nonno Basilio; anzi Cavaliere Basilio".
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