Cadaveri nelle valigie, l'indagata cercò 'omicidio' e 'occultamento di cadavere' su internet

I coniugi Pasho

Dall'udienza per il processo sulla morte dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho, trovati cadavere in delle valigie abbandonate tra il carcere di Sollicciano e la Fi-Pi-Li, è emerso che la principale indagata, la ex nuora Elona Kalesha, non aveva mai cercato notizie giornalistiche fino al 10 dicembre 2021, quando era emerso il primo ritrovamento di cadavere. "Di punto in bianco", spiega un articolo sul quotidiano Il Tirreno, cresce la 'fame' di notizie.

Da quel giorno fino al fermo di polizia si contano 183 accessi a siti web. Il 21 dicembre, poco prima del fermo di polizia, Kalesha cerca il codice penale. Articolo 412, occultamento di cadavere, e poi il reato di omicidio. I carabinieri che hanno seguito le indagini hanno ripercorso a ritroso le tracce del telefono di Elona Kalesha, dall'attivamento fino all'arresto.

Il 16 settembre ci sarà la prossima udienza.



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