Il Consiglio del Circolo Arci Santa Maria di Empoli condanna l'episodio di aggressione avvenuto nei locali domenica 21 agosto 2022, nel dopo partita Empoli-Fiorentina. Sulla vicenda, ai danni di un uomo che indossava la maglia viola da parte di tre persone, sono in corso le indagini dei carabinieri (Qui la notizia). Espressa solidarietà al tifoso della Fiorentina, un 52enne empolese, anche dall'Empoli FC che ha ribadito come "certi episodi niente hanno a che fare con il calcio e lo sport". Di seguito la nota del circolo:
"Il Circolo Arci S. Maria condanna fermamente l’episodio di violenza verificatosi domenica scorsa all’interno dei locali dopo la partita Empoli-Fiorentina ed auspica che al più presto vengano accertate le responsabilità dell’accaduto.
Come tutti i Circoli Arci, anche il nostro ha la convinzione profonda che la violenza debba rimanere non solo fuori dalla porta, ma fuori dalla storia: il nostro sistema relazionale si basa sulla collaborazione e la reciproca solidarietà e talvolta anche sul confronto, che può essere anche aspro, ma sempre nell’ottica del raggiungimento del bene comune.
Le nostre attività sono volte all’aggregazione in un mondo dove le solitudini sono abissi in cui ci si può perdere e sono indirizzate alla costituzione del senso di "comunità", alla creazione di legami di socialità tra le persone, alla scoperta di nuovi orizzonti culturali.
Per questi motivi questo atto di violenza così brutale e vigliacco accaduto nel nostro Circolo ci colpisce e ci offende profondamente, anche perché offende gli anni di lavoro quotidiano nel territorio e nella frazione di S. Maria, realizzato grazie all’impegno di tanti volontari ispirati da sempre da valori di socialità, di uguaglianza, di coesione e mutuo aiuto.
La nostra storia, la casa della Memoria così vicina, sono testimonianze ancora vive e pulsanti che ci ricordano che la violenza non ha mai prodotto niente di buono, e quindi ancora una volta ci schieriamo dalla parte della civile convivenza e condanniamo con fermezza ogni forma di violenza e chi ancora oggi pensa di poterla esercitare come mezzo di prevaricazione e di sopraffazione".
Fonte: Il Consiglio del Circolo Arci S. Maria
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