Leggendo il comunicato della capogruppo di Cambiamenti, sorge spontanea una domanda: non sa di cosa parla, oppure mente sapendo di mentire? Sarebbe interessante capire con quale atto si sia votato una variante al Piano Strutturale. La delibera citata, infatti, è un’attuazione di un Piano di Lottizzazione privata con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico per aggiornamento e modifica della relativa scheda di assetto. Inoltre, la delibera, da atto che tale Piano di Lottizzazione con contestuale variante al R.U. risulta coerente con il vigente Piano Strutturale.
Il Piano di Lottizzazione CT3-Basilea, tra l’altro, fu inserito nell’ambito della redazione del Secondo Regolamento Urbanistico nell’Agosto del 2015. All’epoca, la capogruppo di Cambiamenti, faceva parte di quella maggioranza che approvò tale strumento urbanistico e non si rilevano interventi di disappunto da parte sua né nella seduta consiliare in questione -alla quale era presente- né in altre sedi. Oggi si erge a paladina dell’ambientalismo
Noi riteniamo convintamente che l’intervento di cui si sta parlando sia una grande occasione di sviluppo per il nostro territorio e possa attrarre investimenti ulteriori. Nel merito, il progetto complessivo tiene conto degli aspetti paesaggistici che circondano la zona. A partire dalla Villa di Castellonchio, per la quale sono previste delle schermature attraverso la piantumazione di alberi.
La superficie territoriale complessiva del comparto A è 85.167 mq.
La superficie destinata a verde pubblico è 42.226 mq pari al 49,7% dell’intera superficie del comparto A, del 75% più ampia dei 24.110 mq previsti dalla scheda di assetto.
La superficie a parcheggi e spazi di manovra è di 9.245 mq.
La superficie coperta edificabile negli otto lotti previsti è di 10.656 mq.
Oltre 4 ettari verde pubblico, l’equivalente di 6 campi di calcio, non sono mai stati realizzati in nessuna lottizzazione artigianale, e non parliamo solo di San Miniato, ma di tutti i comuni del Comprensorio. Rappresenta un bel polmone di verde, per l’ambiente, per l’abbattimento delle polveri sottili da traffico veicolare, per la riduzione delle isole di calore, per attività sportive e ricreative. Per noi questa è l’attenzione all’ambiente, coniugato allo sviluppo economico del nostro territorio. Non ci riempiamo la bocca con la parola ambiente, come fanno alcuni ambientalisti da salotto. Semplicemente lo mettiamo in pratica.
Riteniamo inoltre fuori luogo rimandare al nuovo Piano Operativo l’attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti e già valutate da tutti gli enti pubblici preposti. Dove sta la ratio del ragionamento? Forse nell’intenzione di azzerare tutte le previsioni di completamento dell’attuale strumento urbanistico? In questa fase di passaggio dal Regolamento Urbanistico al Piano Operativo, una cosa è attuare quanto già previsto e approvato, altra cosa è apportare varianti sostanziali allo strumento urbanistico per le quali forse è anche giustificabile un ragionamento del genere. Ma qui si tratta di atti gestionali, perché bloccare l’ordinata e condivisa attuazione del vigente strumento urbanistico?
Nessuno capisce perché in questa fase di profonda crisi si pretenda di fermare gli investimenti, la produzione, l’offerta di lavoro, l’occupazione, l’economia territoriale.
O meglio, appare evidente che Cambiamenti sta dalla parte della decrescita felice
Noi, invece, siamo convintamente dalla parte dello sviluppo economico.
Marco Greco, capogruppo PD San Miniato
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