Presentata dalla Lega la mozione su "strade sicure" per portare contingenti militari a Castelfiorentino, "l'aula è diventata un circo"
"Che la mozione "strade sicure" non sarebbe passata dall’approvazione della maggioranza è una possibilità che ci aspettavamo ma quello che lascia veramente amareggiati è l’aggressività, a tratti anche ironicamente irrispettosa con cui si è dibattuto di un argomento così delicato in Consiglio comunale". Ad affermarlo, in una nota, è la capogruppo della Lega a Castelfiorentino Susi Giglioli. Il gruppo Lega nella seduta di giovedì 28 luglio, aveva avanzato appunto la mozione che chiedeva l'applicazione delle misure di "strade sicure" a Castelfiorentino, ovvero l'impiego dei militari sul territorio ma anche "maggiori poteri ai sindaci, specifica collaborazione tra polizia municipale e Polizia di Stato in caso di interventi in flagranza di reato, nell'ambito dei piani coordinati di controllo del territorio; l'introduzione di una nuova circostanza aggravante: la clandestinità".
"È chiaro che stiamo parlando di un intervento straordinario che presuppone motivazioni concrete - afferma Giglioli nella nota - per questo ho elencato in Consiglio comunale tutti gli episodi delittuosi avvenuti nell’ultimo anno sul territorio comunale. Ovviamente solo quelli documentati da articoli stampa o denunce ufficiali, su cui sono stata più volte e ingiustificatamente interrotta dal sindaco, comportamento che va contro il regolamento comunale.
La parte istituzionalmente veramente deprecabile è però arrivata quando i consiglieri di maggioranza hanno affermato di non aver recepito la lettera aperta dei cittadini, pubblicata su tutti gli organi di stampa, perché non l’avevano ricevuta istituzionalmente nella loro mail. Ho sottolineato che questi atteggiamenti di rivolgersi alla stampa fornendo le proprie generalità ma chiedendo l’anonimato (azione assolutamente legittima) sono la misura della paura che la cittadinanza ha nei confronti di una situazione che sembra irreversibile, in quel momento da parte dei Sindaco e dai banchi della maggioranza è esplosa una sonora risata" racconta ancora la capogruppo della Lega.
"Atteggiamento chiaro è inequivocabile di che considerazione l’amministrazione e il partito di rappresentanza tiene la questione sicurezza: cercando in tutti i modi di smontare la proposta che avevamo fatto e ridicolizzando l’atteggiamento della cittadinanza. Di certo l’impegno che abbiamo visto nella protesta contro i decreti sicurezza o la mobilitazione per richiedere la legalità solo quando la Lega era al governo non la vedremo certamente per ottenere misure straordinarie sul territorio che, come ho detto più volte, siamo disposti ad appoggiare. Scandalosa la gestione del Consiglio da parte del Presidente che oltre a non aver garantito l’imparzialità necessaria, ha permesso che l’aula divenisse un circo" si conclude la nota.
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