Dopo l'emendamento respinto nel nuovo regolamento del Senato per "l'utilizzo di un linguaggio inclusivo" per includere anche le cariche al femminile, si parla della questione di pronomi anche a Empoli. Ricordiamo che la modifica dell'emendamento è stato affossato con il voto segreto chiesto da Fratelli d'Italia.
Nella commissione Pari Opportunità del Comune si discute allo stesso modo di un regolamento rispettoso del genere femminile. Dalla rappresentante leghista Tiziana Bianconi arriva la proposta per precisare di procedere 'senza forzature'. Quindi, una donna potrà scegliere se farsi chiamare sindaco o sindaca, assessore o assessora. Bianconi giustifica la precisazione dicendo che "è opportuno dare importanza al ruolo e alla carica e non solo alla propria persona". "Il cittadino non è interessato a sapere se chi sottoscrive un atto sia un uomo o una donna", spiega ancora, "si antepongono aspetti personalistici ad aspetti istituzionali".
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