Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Toscana, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione1, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Firenze, decrescita che sfiora il 7%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%.
La Toscana segue la scia positiva e segna un aumento del 22,4%, immatricolando 1.185 mezzi, 217 in più rispetto al 2020.
Firenze presenta una crescita minore rispetto all’andamento regionale con solo il 5,3% e 318 nuovi autocarri.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)
Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, la Toscana vede un calo di nuove immatricolazioni che supera il -22% (133 unità, 39 in meno rispetto all’anno precedente).
Il capoluogo presenta una decrescita decisamente minore che sfiora il -7% e 27 nuove targhe.
Alimentazione: Firenze, autobus elettrici raggiungono quota 1,5%
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative. La situazione della Toscana vede l’elettrico e l’ibrido allo 0,4%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (88,7% del parco)
Firenze mostra cifre leggermente superiori rispetto all’andamento regionale: la percentuale di mezzi ibridi si attesta allo 0,6% e l’elettrico sfiora l’1%. Calano leggermente i veicoli a gasolio che toccano l’86,4%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Toscana l’ibrido è allo 0,1% mentre l’elettrico arriva allo 0,5%. Il gasolio supera il 94% e il metano tocca il 4,5%.
A Firenze la quota di autobus elettrici si presenta in crescita rispetto alla media regionale attestando 1,5%, mentre gli ibridi si fermano a quota 0%. Il gasolio si attesta al 95,2% del parco circolante e il metano al 2,7%.
Categoria Euro: Firenze, primo posto per autobus Euro 5 e 6 che sfiorano il 58%
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La Toscana presenta una percentuale più bassa rispetto all’andamento nazionale in quanto gli Euro 0 superano di poco il 9% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 raggiungono quota 23%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente più elevata toccando il 47,4%.
Il capoluogo presenta la percentuale più bassa negli Euro 0, registrando solo il 4,7%, e nella fascia Euro 0 – 2 con l’11,7%. Firenze si posiziona prima in classifica per le categorie Euro 5 ed Euro 6 che superano il 71%.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Sotto la media nazionale, in Toscana gli Euro 0 arrivano al 7% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano considerevolmente fino a sfiorare il 47%.
A Firenze il tasso di Euro 0, 1 e 2 è del 12,1% e la percentuale di soli Euro 0 si presenta decisamente al di sotto dei dati regionali con il 3,4%. Il capoluogo è al primo posto per la presenza di mezzi appartenenti alle classi Euro 5 e 6, sfiorando il 58%.
Anzianità: nel capoluogo più di un autobus su quattro ha meno di 5 anni
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Toscana la fascia d’età preponderante scende ai 2-5 anni col 17,9%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: il 46,2% dei mezzi ha massimo 10 anni e il 6% ha massimo un anno.
In provincia di Firenze la percentuale più elevata resta la fascia dei 2-5 anni, registrando il tasso più alto in regione con il 28,8%, e la percentuale del parco che ha meno di 10 anni segna il 70,6%. Al 12% la categoria di mezzi con più di 20 anni.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
In Toscana la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota minore rispetto a quella nazionale (23%). I mezzi con un’età massima di 5 anni si alzano, di poco, e superano il 21%.
Firenze ha una percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, del 25,6%. Il tasso di mezzi di oltre 20 anni resta decisamente meno elevato (13,5%).
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro