Trecento detenuti di Sollicciano hanno firmato una lettera di ventitré pagine in cui denunciano "le condizioni drammatiche del carcere". Si tratta di un esposto alla procura della Repubblica per chiedere di valutare se si possano trovare comportamenti illeciti nella gestione dei carcerati.
Stando al Corriere Fiorentino, i detenuto vogliono che sia aperta un'inchiesta sulle carenze del carcere. "Avvengono torture psicologiche, abusi di potere, maltrattamenti e regolamenti calpestati, chiediamo che le condizioni siano adeguate i regolamenti vigenti. Viviamo in luoghi inadeguati, con topi e scarafaggi nelle sezioni, cimici e insetti nei letti, docce dove funghi e parassiti fanno ammalare, le celle sono piene di infiltrazioni che provocano muffe. Ci sono detenuti che vivono senza luci, altri che hanno in cella cavi scoperti" si legge nella lettera dei carcerati.
Un altro punto focale dell'esposto è la carenza di attività sportive, sociali e lavorative: "Nel mese di maggio hanno lavorato cinquantanove detenuti su circa seicento. Le attività alternative al lavoro sono solo il catechismo (trenta persone), l'attività teatrale (venti), l'attività musicale (dieci)".
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