Angelica Bianco gestisce insieme a Sara Cinelli il Circolo dell'Avis a Serravalle, Empoli. Un gesto che non dovrebbe fare notizia, "vuol dire che siamo ancora lontani nel mondo del lavoro"
Era un giorno di lavoro come un altro che però portava con sé una novità da comunicare. "Sono incinta", si è sentita dire la titolare Angelica Bianco, parole che non l'hanno fatta pensare neanche per un attimo se non a provvedere subito al contratto a tempo indeterminato per la sua dipendente.
Succede a Empoli, al bar del Circolo dell'Avis a Serravalle gestito da Angelica e da Sara Cinelli, in dolce attesa. Trovare il braccio destro perfetto sul lavoro non è facile, la collega che ti legge nella mente e che innesca il prezioso aiuto reciproco. Ed è questo il rapporto tra Angelica e Sara, 35 e 29 anni, "siamo entrate in simbiosi, mentre penso a una cosa lei la sta già facendo - racconta la titolare - è nato un bel rapporto e non la volevo perdere".
Una reazione automatica, preceduta dalla gioia di un futuro nuovo arrivo. "Quando Sara mi ha dato la notizia ho visto il contratto come una cosa naturale, gliel'avrei fatto a prescindere ma con l'evento lieto ho accelerato i tempi, così avrà tutte le tutele del caso". Infatti potrà godere del periodo di maternità, cosa non scontata per la precarietà di molti lavori nel settore ristorazione.
Felicità doppia per la dipendente e il suo fidanzato, rimasti inizialmente increduli. Ma la titolare Bianco ci tiene a sottolineare che il gesto, benché denoti attenzione e premura, dovrebbe essere la normalità.
"Mi sorprendo che stia facendo notizia, capisco il lato bello ma è negativo nei confronti delle donne perché vuol dire che siamo ancora molto, molto lontani nel mondo del lavoro. Ho letto di donne che dopo aver detto di essere in stato di gravidanza sono rimaste a casa dal proprio lavoro - continua Bianco - se fosse così sarebbe gravissimo. Quello che ho fatto io dovrebbe essere normale, si tratta solo di un anno di assenza ma non perdi una persona valida. Sara sente il locale come se fosse suo, lo cresciamo insieme ogni giorno e cerchiamo sempre di trovare nuove idee".
Per questo, per il rapporto con la dipendente e perché aspettare un figlio è sinonimo di felicità, Angelica non ci ha pensato due volte. Il tempo indeterminato è partito per Sara che adesso dovrà seguire alcune precauzioni, come riposi frequenti e non alzare pesi, "ci sono tutte le condizioni - dice ancora la titolare - inoltre è un ambiente talmente di casa che anche i clienti si offrono per dare una mano se c'è magari da portare la spesa. Siamo una grande famiglia".
"Spero di invogliare e dare la spinta ai titolari - conclude Bianco - dobbiamo favorire la famiglia nella quale la donna ricopre il ruolo principale, ma se non le diamo modo né di avere indipendenza né di fare figli, dove si va? su questo c'è ancora tanto da fare, sul lavoro non ci deve essere il terzo grado sulla vita privata, le donne devono essere libere di avere una prospettiva".
Margherita Cecchin
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