“La nostra Toscana ci regala borghi, monumenti, pezzi di storia dentro ai nostri palazzi, opere e capolavori ma ci regala anche capitali della cultura; lo è Collodi da quando è nato Carlo Collodi e da quando conosciamo il burattino Pinocchio. Collodi è una piccola capitale della fiaba e non è un caso che oggi siamo qui a presentare e a festeggiare il riconoscimento della Via europea della fiaba come itinerario culturale da parte del consiglio d’Europa”. Così il presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo, in collegamento video, per la presentazione a palazzo del Pegaso, di un riconoscimento d’eccellenza, il cui punto di partenza e arrivo è in Toscana, a Collodi. “Si tratta di un percorso lungo e tortuoso che ha visto l’impegno della Fondazione Nazionale Carlo Collodi e del suo presidente Pier Francesco Bernacchi che saluto e ringrazio della sua presenza, e che è riuscito in una operazione davvero di respiro europeo – ha continuato Mazzeo - In sostanza la via della fiaba adesso è divenuta un itinerario culturale al pari della via Francigena, o dell’itinerario delle città termali storiche o del cammino di Santiago de Compostela. Il tutto al termine di un iter molto lungo che permette a Collodi di entrare in un circuito interessantissimo dal punto di vista culturale, ma anche dal punto di vista turistico e di interesse internazionale; Pinocchio si lega infatti alle principali fiabe europee, in un itinerario che coinvolge bambini e famiglie, trasmettendo valori che ognuno di noi ha imparato a riconoscere”.
Un traguardo importante, quindi, non solo per la Toscana, ma per l’Unione europea. Come sottolineato da Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione nazionale Carlo Collodi: “Il percorso per il riconoscimento della Via europea della Fiaba è stato lungo, iniziato con la presentazione del progetto che volevamo realizzare durante l’unico meeting del Consiglio d’Europa in Italia, che si svolse a Lucca. Man mano che il progetto prendeva forma, abbiamo presentato l’avanzamento dei lavori a Bruxelles e in Lussemburgo, sviluppando relazioni con i vari paesi che potevano subito aderirvi. L’idea di realizzare una Via europea della Fiaba – ha raccontato Bernacchi – venne durante gli studi preparatori del parco policentrico Collodi-Pinocchio, dove inserimmo la collina detta Degli Amici di Pinocchio, una vasta area dove sono celebrate le fiabe più note d’Europa, attraverso le opere di illustri architetti contemporanei ai quali ci siamo rivolti allora: come Zaha Hadid o Patrick Berger, per citarne due che hanno ideato un’opera per la collina. Studiando la realizzazione di questa area, dunque, ci siamo resi conto che tutti i paesi dell’Europa geografica avevano una loro fiaba di riferimento e proprio da qui è poi maturata l’idea di costituire una Via Europea della Fiaba che il Consiglio d’Europa riconoscesse come itinerario culturale”.
Per spiegarlo con le parole di Marina D’Amato, presidente dell’associazione Via europea della Fiaba: “abbiamo proposto in Europa un itinerario che esiste nell’anima, quello dell’immaginario, un progetto ambizioso dall’ampiezza infinita, quanto è senza confini la fantasia, per un percorso culturale fantastico capace di unire tutti i bambini del mondo, attorno a valori, miti e fiabe originali”. Una sorta di ricostruzione dell’identità nazionale, che conta l’adesione di diversi paesi, proprio attraverso la fiaba, e quindi grazie a quell’analogia di valori che caratterizza le avventure di Pinocchio.
“Auguro lunga vita a questo itinerario” ha affermato Alberto D’Alessandro, manager della Via. “Come esiste l’atlante dei cammini, mettiamo insieme anche gli itinerari culturali, e con questo della Fiaba contribuiamo insieme alla crescita dei bambini; accompagnati da un personaggio come Pinocchio entriamo nella sfera pedagogica, educativa, creativa, senza dimenticare la valorizzazione dei territori”. “La Toscana potrebbe farsi promotrice di una particolare raccolta, quella delle fiabe regionali di tutta Italia”, ha proposto D’Alessandro.
Un traguardo importante è stato raggiunto: la “Via europea della Fiaba” ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dal Consiglio d’Europa, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Intanto, con il conflitto in corso, i paesi del Consiglio d’Europa sono oggi 47, e non 48, per l’assenza della Russia, che è terra fertile per le fiabe.
Alla conferenza stampa erano presenti tra gli altri anche i consiglieri regionali Luciana Bartolini e Mario Puppa.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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