FdI Alta Valdera e Lajatico: "No alla fusione con Peccioli"

Matteo Arcenni

No alla fusione con Peccioli, Lajatico. È la netta presa di posizione di Matteo Arcenni e Roberto Ticciati, Fdi Alta Valdera e Lajatico

"Il nostro comune - espongono - è un’eccellenza nazionale e internazionale grazie al costante impegno che da decenni stanno mettendo tutti i cittadini, gli operatori turistici, e tutti coloro che vogliono bene a Lajatico e Orciatico. L'elenco sarebbe lunghissimo e per tutti vogliamo ricordare una persona simbolo della tenacia e dell'amore per Lajatico: la mitica Edi, recentemente scomparsa.

Proprio per questo, noi crediamo sia giusto difendere ad ogni costo la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra sovranità comunale, dicendo No alla fusione con Peccioli, così come siamo stati convintamente sostenitori dell'uscita e chiusura dell'unione del parco Alta Valdera.

Del resto fondersi con Peccioli vorrebbe dire tradire la nostra storia, il nostro territorio e la nostra vocazione turistica, ambientale e agricola, perché avere una discarica è contro ogni nostra visione di sviluppo e di vita quotidiana e futura.

Noi ci dobbiamo candidare non a fonderci con Peccioli ma ad essere sempre più la porta verso la culla Etrusca della Val di Cecina che la porta verso il mare, riscoprendo le antiche e bellissime strade che collegano l’Alta Valdera alla costa e al Colle Etrusco con la sua storia, la sua bellezza e la sua tradizione.

Lajatico deve essere sempre più capitale dell'Alta Valdera per 365 giorni l'anno e non solo per la bellissima festa estiva di Andrea Bocelli, la vera sfida per noi è piena autonomia e sovranità comunale e far durare la magia di Lajatico tutto l'anno, implementando ancora più ciò che e stato fatto. Diventando così il primo partner con la città di Volterra, vero fulcro dell’eccellenza turista della nostra provincia e punto di riferimento di eccellenza per le grandi città toscane.

Per questo, non possiamo accettare la proposta pecciolese di fusione, anzi, dobbiamo sempre più prendere le distanze la re dei rifiuti e dal canto delle sue sirene perché prima o poi la discarica chiuderà è in quel momento chi pagherà la gestione post mortem non certo i cittadini di Lajatico. Anche perché noi crediamo nel turismo, ambiente ed economia circolare e no nell'economia dei rifiuti".

Fonte: Ufficio Stampa

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