Doppio arresto a Livorno. A finire in manette sono stati un 44enne di origini tunisine, a cui sono contestati i reati di estorsione, spaccio di stupefacenti e ricettazione, e un 41enne italiano, a cui sono attribuiti i reati di furto aggravato e ricettazione. Per entrambi il G.I.P. ha disposto la custodia cautelare in carcere.
L’indagine condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Livorno, insieme alla Stazione Carabinieri di Livorno Centro, ha preso le mosse dalla denuncia sporta da un cittadino straniero vittima di estorsione.
L’uomo, nel marzo scorso, aveva dichiarato ai Carabinieri della Stazione di Livorno Centro che il 44enne tunisino lo aveva aggredito con una violenta serie di pugni, tanto da provocargli lesioni personali giudicate guaribili in 5 giorni; in più aveva minacciato di bruciargli la moto se non avesse ottenuto il pagamento di 80 euro quale corrispettivo della cessione di un quantitativo di cocaina avvenuto alcuni giorni prima. Coordinata dalla Procura di Livorno, è stata avviata un’attività d’indagine che ha consentito immediatamente di individuare elementi per ritenere esistente una fitta attività di vendita di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina, che farebbe capo al presunto estortore.
Il tunisino, che ha dimora nel centro storico livornese, avrebbe stabilito la base dei suoi traffici illeciti proprio in quella zona. Gli episodi di spaccio documentati nel corso dell’indagine sarebbero avvenuti tra piazza XX Settembre e piazza dei Mille.
L’altro destinatario del provvedimento cautelare, il 41enne italiano, invece sarebbe stato dedito ai furti ed alla ricettazione di biciclette e vario materiale. Dalle investigazioni dei Carabinieri sarebbe inoltre emerso che l’uomo, nel solo mese di maggio, avrebbe rubato almeno 25 tra e-bike, bici da corsa o da passeggio e monopattini. I furti, secondo quanto denunciato dalle vittime e riscontrato dalle indagini, sono avvenuti in orario notturno ed in aree condominiali.
Il 41enne si sarebbe introdotto in queste aree scavalcando la recinzione e forzando le porte per uscire con i mezzi rubati. In un caso, addirittura, l’uomo avrebbe rubato una bicicletta custodita sul terrazzo di un’abitazione.
L’indagato, inoltre, avrebbe ricevuto da terzi altre bici e monopattini rubati, nonché materiale di vario genere, tra cui un caricabatterie per auto ed una ricetrasmittente. In totale i furti e le ricettazioni che sarebbero addebitabili al 41enne sono al momento 16, con numerosi altri episodi in corso di accertamento. Tutto il materiale rubato di provenienza illecita era destinato ad essere venduto al mercato nero, per un giro d’affari di svariate migliaia di euro.
Tra gli acquirenti dei velocipedi rubati vi sarebbe stato appunto anche il 44enne tunisino. Dalle indagini sarebbe emerso, infatti, che il cittadino nord-africano avrebbe ricevuto della refurtiva dal 41enne italiano in cambio di circa 700 grammi di marijuana.
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