In data odierna un cittadino mi ha scritto per chiedermi se il comune mi avesse consegnato una lettera da lui inoltrata via PEC il giorno 6 luglio al comune di Santa Croce sull’Arno e destinata anche alla mia attenzione. Non avendo ricevuto niente mi sono fatto inviare la lettera con la ricevuta di ritorno della PEC da lui inviata all’Ass. Daniele Bocciardi e per conoscenza al sottoscritto come consigliere comunale. Nel pomeriggio mi sono informato presso la Segreteria del comune per capire le ragioni del mancato recapito. Mi è stato risposto che la lettera non mi è stata consegnata per “diverse ragioni”. Quanto accaduto è semplicemente vergognoso, la dimostrazione plastica della discrezionalità faziosa con cui viene gestito il nostro ente. Come consigliere comunale non posso accettare che un cittadino mi scriva una lettera per esporre dei problemi e questa non mi sia consegnata. Con questo gesto è stato negato un diritto ad un cittadino ed è stato, allo stesso tempo, ostacolato il mio lavoro di consigliere comunale. Faccio presente che in occasione della stampa dei bigliettini da visita dei consiglieri comunali, la segreteria mi chiese di fornire l’indirizzo, telefono e email. Per farmi contattare personalmente fornii il mio recapito di casa, mi fu detto che l’indirizzo del recapito doveva essere quello del comune essendo un consigliere comunale e che, se un cittadino avesse scritto ad un consigliere, gli uffici avrebbero provveduto a recapitargli la missiva. Perché questa volta non è stato fatto? L’indirizzo del comune che mi hanno obbligato a riportare sui bigliettini da visita serve forse a questo? Al controllo della posta ricevuta dai consiglieri? Farò una interrogazione al Sindaco in merito per avere una risposta esaustiva per quanto accaduto riservandomi di portare la questione anche in altre sedi.
Vincenzo Oliveri, consigliere comunale di opposizione di Santa Croce sull'Arno
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