Scomparso il professor Zuddas, Stella Maris: "Grande perdita per la neuropsichiatria infantile"

Prof. Alessandro Zuddas

L’IRCCS Fondazione Stella Maris si unisce al dolore della famiglia, degli amici e dei colleghi per l’improvvisa scomparsa, sabato 9 luglio, del Prof. Alessandro Zuddas, professore ordinario di neuropsichiatria infantile dell’Università di Cagliari.

La neuropsichiatria infantile perde con la scomparsa del Prof. Zuddas uno dei suoi talenti di maggior spessore, un ricercatore, un clinico ed un docente che moltissimo ha dato ed avrebbe continuato a dare per tanti anni, alla sua Sardegna, al nostro paese ed a tutte le realtà internazionali in cui era inserito.

La sua competenza nella ricerca e nella clinica aveva trovato il suo massimo sviluppo nella psichiatria dell’età evolutiva e nella psicofarmacologia, aree in cui la sua autorevolezza era internazionalmente riconosciuta, testimoniata dalla sue pubblicazioni sulle riviste più autorevoli del settore, dalle realtà assistenziali che ha saputo creare.

Con passione si è dedicato anche alla didattica, a livello organizzativo come docente universitario, e nella co-direzione dei corsi di Psicofarmacologica dell’Età Evolutiva organizzati con il Dr Gabriele Masi presso in nostro Istituto e frequentati da centinaia di medici neuropsichiatri infantili e psichiatri.

Il Prof. Zuddas aveva infatti con il nostro Istituto una collaborazione scientifica ed un rapporto di vicinanza e di amicizia, in particolare con il Dr Masi ed il suo gruppo, che durava da moltissimi anni e che riguardava oltre alla didattica anche la ricerca e la condivisione di tante battaglie a livello assistenziale, scientifiche, normativa a livello nazionale ed internazionale, nell’interesse della salute mentale dei bambini e degli adolescenti.

A tutte questa attività egli si dedicava con grandissima attenzione, rigore scientifico e passione, mai in modo frettoloso e banale.

Lascia al mondo accademico, alla SINPIA di cui era vice-presidente, ai colleghi ricercatori tra i quali coloro della Fondazione con cui collaborava, la responsabilità di continuare a seguire gli spunti importanti che ci ha dato.