Si sono conclusi gli scavi archeologici in via XXVII Aprile. Il sito archeologico era stato individuato a fine marzo nel corso degli interventi di manutenzione straordinaria ai lastricati del centro storico. Durante la sistemazione della pavimentazione da parte dei dipendenti della ditta “Gruppo Le Mura” cui erano stati affidati i lavori, infatti, l'archeologo incaricato e presente alle operazioni di scavo ha individuato e documentato la presenza di alcune strutture murarie antiche e alcune concentrazioni consistenti di carboni, recuperando su tutta l’area oggetto di intervento materiali databili all’epoca romana imperiale.
Iniziate a fine maggio, le operazioni di scavo si sono protratte per circa un mese e mezzo e hanno fatto emergere, già a circa venti centimetri di profondità, resti di interesse archeologico. I risultati sono stati presentati questa mattina, alla presenza del sindaco Alessandro Tomasi, dell’assessore alle attività e istituti culturali del Comune di Pistoia Benedetta Menichelli, Silvia Vilucchi funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Provincia di Pistoia e Prato, l’archeologo incaricato Alberto Agresti e gli archeologi collaboratori Luca Biancalani e Lorenzo Crescioli, il dirigente del servizio Maurizio Silvetti e il responsabile del procedimento Carlo Alberto Masi.
Gli scavi sono stati realizzati su incarico dell’Amministrazione comunale, che ha operato in stretta collaborazione con la Soprintendenza, cui era in capo la direzione scientifica.
L’indagine archeologica ha interessato un’area di circa 25 metri quadrati, fino a una profondità di 1,70 metri dal piano stradale, ed è stata investigata da fine maggio a martedì 12 luglio dal professionista incaricato e dai suoi collaboratori.
L’intervento ha permesso di documentare per la fase più antica i resti delle mura di due edifici e di una massicciata di epoca romana imperiale (I-III secolo d.C), a cui è seguito un consistente intervento di sistemazione della collina tra la tarda antichità e l’alto medioevo (VI-IX secolo), con la realizzazione di un complesso di abitazioni in terra cruda e a pianta ovale, parzialmente interrate e disposte attorno ad uno spiazzo. Questi ultimi edifici erano andati a fuoco e al loro interno sono stati recuperati, oltre a frammenti ceramici, elementi in legno carbonizzati e una consistente quantità di semi carbonizzati di legumi e cereali.
Tale ritrovamento, singolare per le strutture e per il loro stato di conservazione, riveste una considerevole importanza per la storia della città, in quanto testimonia una riorganizzazione strutturata della collina da parte della comunità in una fase intermedia tra la romanità e la città murata medievale.
Resti di edifici di epoca medievale sono stati rinvenuti sul margine ovest dell’area indagata. Si tratta delle mura in fondazione di una casa torre di XII-XIII secolo e di un grande muro in pietre e laterizi, probabilmente legato alla riorganizzazione della piazza dei primi del Quattrocento e collegabile alla realizzazione del Carcere delle Stinche che dal 1416 andò a occupare i locali di un palazzo preesistente.
La risistemazione della piazza e degli edifici adiacenti, documentata dal XVI secolo, determinò abbattimenti di alcuni degli edifici e la creazione dello spiazzo attuale.
I reperti recuperati (ceramica, metalli, vetro, ossa animali e resti vegetali), sono ancora in corso di studio e dopo le analisi preliminari saranno conservati presso i magazzini locali della Soprintendenza.
A partire da mercoledì 13 luglio, l’area interessata dagli scavi sarà ricoperta dall’impresa affidataria dei lavori di manutenzione dei lastricati con materiale di riempimento, separato dall’evidenza archeologica da teli di tessuto-non tessuto (Tnt), fino alla posa delle pietre, così da restituire alla città il piano viabile.
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa
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