Nato a Livorno, amico d'infanzia dell'ex presidente Ciampi, l'ammiraglio insignito grand'ufficiale della Repubblica agli onori militari ha combattuto battaglie e girato il mondo sull'Amerigo Vespucci
È scomparso all'età di 101 anni l'ammiraglio Sergio Piantanida. Nato a Livorno nel 1921, era considerato il marinaio più longevo d'Italia. Entrato in Accademia all'età di 19 anni, l'ammiraglio Ispettore Capo Capitanerie di Porto ha trascorso la sua vita in mare, vantando un lungo curriculum professionale. L'ammiraglio e l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi erano amici fin dall'infanzia, i loro genitori avevano i negozi vicini.
Molte le battaglie navali alle quali ha preso parte, tra cui quella di Cefalonia del 1943. Nel 1956 diventa ufficiale insegnante di diritto della navigazione all'Accademia navale di Livorno e dopo ufficiale di rotta sull'Amerigo Vespucci. Sul veliero della Marina Militare, nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali, l'ammiraglio ha girato il mondo. Ha ricoperto in segutio la carriera di comandante delle Capitanerie di Porto di Palermo, Napoli, Roma, Pescara, Castellamare, Torre del Greco e Salerno. Ammiraglio comandante del nord adriatico a Trieste, comandante del sud Tirreno e presidente dell'Autorità portuale a Napoli, primo comandante Ispettore Capo delle Capitanerie di Porto a Roma, e segretario generale capo di gabinetto del ministero della difesa. Cavaliere, commendatore e infine l'ammiraglio è stato insignito della più alta onorificenza di grand'ufficiale della Repubblica agli onori militari.
I funerali dell'ammiraglio più longevo d'Italia saranno celebrati lunedì mattina, con onori militari, nella Cattedrale di Castellamare di Stabia.
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