Inaugurata mercoledì 6 luglio, presso la Biblioteca Moreniana di Palazzo Medici Riccardi, la Sala di Studi Umanistici "Vittorio Vettori". Alla cerimonia presieduta dal Sindaco della Città Metropolitana e del Comune di Firenze Dario Nardella, sono intervenuti Ruth Cárdenas (Presidente dell'Istituto Superiore di Aggiornamento Culturale "Mircea Eliade"), Silvio Calzolari, docente della Facoltà teologica dell'Italia centrale, e Letizia Perini, consigliera della Metrocittà delegata alla Cultura.
Il Fondo librario Vettori donato dall'Istituto di Cultura "Mircea Eliade", comprende importantissimi volumi di letteratura, filosofia, narrativa e critica letteraria, inerenti fine Ottocento, primo Novecento nonché straordinari studi danteschi collegati al suo prezioso lavoro di Presidente-Fondatore della Lectura Dantis Internazionale. Con questo atto di condivisione culturale, l'Istituto che detiene il suo patrimonio intellettuale vuole rendere onore alla straordinaria figura di Vittorio Vettori, ultimo Umanista del Secolo breve, autore di quasi trecento opere e soprattutto "Uomo del dialogo", evidenziando così il Centenario della sua Nascita appena trascorso (24 dicembre 1920 - 24 dicembre 2020), celebrato con un significativo "annullo postale".
"Oggi è una giornata importante - dichiara il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella - perchè si conclude un lavoro avviato anni fa, che porta il Fondo di Vittorio Vettori qui a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, con una sala appositamente dedicata. E' un progetto progetto bello, al tempo specialistico e divulgativo, rivolto ai giovani, le nuove generazioni, gli studenti, gli studiosi, gli appassionati perchè Vittorio Vettori non era solo un grandissimo conoscitore e stimato studioso di Dante ma un grande intellettuale a tutto tondo e uno dei più grandi conoscitori dell'Umanesimo nel secolo scorso".
Con questo atto di condivisione culturale, l'Istituto che detiene il suo patrimonio intellettuale vuole rendere onore alla straordinaria figura di Vittorio Vettori, ultimo Umanista del Secolo breve, autore di quasi trecento opere e soprattutto "Uomo del dialogo". Evidenziando così il Centenario della sua Nascita appena trascorso (24 dicembre 1920 - 24 dicembre 2020), celebrato con un significativo "annullo postale.
"Considerato legittimamente dalla critica europea 'ultimo umanista del secolo breve' - sottolinea Cardenas - Vettori amava definirsi uomo incartato, per lenire con gustosa autoironia lo sconforto degli studiosi e dei laureandi che avrebbero voluto penetrare nel suo habitat primordiale: una solida Città Letteraria proiettata in decumano e costruita tutta dalle fondamenta terrene ai terrazzi metafisici con i suoi quasi 300 libri, sparsi e disposti in palafitte interne di sostegno, confluenza e intersecazione tra filosofia, storia, letteratura, riproposti e tradotti in diverse lingue".
Fonte: Città Metropolitana di Firenze
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