Lezioni di cucina a km zero nelle dimore storiche per i turisti stranieri. Sono in crescita i turisti che durante il loro soggiorno partecipano a vere e proprie full immersion di cucina tenute dai cuochi contadini di Campagna Amica. Sono loro, gli agricoltori-cuochi, i nuovi "influencer" del Made in Tuscany sempre più ricercati dai vacanzieri e sempre più protagonisti dei principali programmi televisivi nazionali. L’agrichef, o cuoco contadino, unisce l’anima agricola, del contadino appunto, con l’anima dello chef cucinando principalmente i prodotti della propria azienda e promuovendo le tipicità e le ricette locali. A dirlo sono Coldiretti Toscana e Campagna Amica Toscana secondo cui in cinque anni gli agricoltori con l’abilitazione di Agrichef sono quadruplicati. Nel 2018, anno di lancio della nuova figura, erano venti in Toscana. Oggi sono già cento. "L’Agrichef Coldiretti è un cuoco contadino che lavora negli agriturismi di Campagna Amica ed in cucina utilizza i prodotti da lui stesso coltivati nella sua azienda dove l’accoglienza diventa un momento fondamentale per la promozione del territorio e del buon cibo, ponendo la massima attenzione sulla valorizzazione dei prodotti locali e sulle ricette tradizionali. Attorno a questa figura – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – ruotano tre concetti fondamentali: qualità, tracciabilità e distintività con l’offerta di piatti a chilometri zero e la garanzia di trasparenza e sostenibilità".
Si tratta – spiegano Coldiretti Toscana e Campagna Amica – di una nuova figura professionale che è espressione della nuova agricoltura e riveste in pratica un ruolo doppio: da un lato è un agricoltore e dall’altro è promotore del cibo del territorio che cucina e propone negli agriturismi. "Il legame con il territorio nella scelta degli ingredienti da utilizzare in cucina è diventato un elemento determinante di successo per ristorazione, con l’agriturismo che ha fatto da apripista a una vera e propria rivoluzione culturale nel settore. – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana, l’associazione agrituristica di Campagna Amica – La ristorazione tipica è un elemento chiave del successo del turismo rurale nella nostra regione e della promozione delle peculiarità agroalimentari, della biodiversità e della tradizione. I cuochi contadini sono il più moderno, autorevole e diretto interlocutore dei turisti perché incarnano tutto ciò che un ospite vorrebbe trovare. La loro esperienza in campo, genuina e vera, ed in cucina, sono un valore aggiunto per tutto il turismo regionale".
A confermarlo è la costante richiesta di corsi di cucina da parte dei turisti che soggiornano nelle strutture agrituristiche. L’ultimo in ordine di tempo la scorsa settimana, in una villa storica di Massa e Cozzile, in Provincia di Pistoia, a cui ha partecipato un gruppo di turisti americani in vacanza nella nostra regione. "Hanno voluto imparare a preparare una buona pasta con il ragù di carne ma anche a distinguere un olio extravergine di qualità da uno dozzinale facilmente reperibile in commercio. Adorano i nostri formaggi: vanno matti per la ricotta. – racconta Francesca Buonagurelli, agrichef di Campagna Amica che ha tenuto la lezione – Con queste lezioni non insegniamo solo a cucinare alcuni dei nostri piatti ma a conoscere e rispettare i prodotti locali e regionali".
La Toscana con 5.474 strutture agrituristiche è la regina del turismo rurale nel Bel Paese intercettando da sola un turista su cinque e con la più alta presenza di imprese femminile alla guida aziendale; 4.962 le strutture che offrono alloggio per oltre 85 mila posti letto, 1.880 ristorazione, 1.679 degustazione, 165 campeggio, 758 altre attività.
Per informazioni www.toscana.coldiretti.it
Fonte: Coldiretti Toscana
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