Il Palio di Siena del 2 luglio si è concluso tra le polemiche tra la popolazione senese e le contrade. A scioccare sono state le decisione di esclusione delle contrade della Civetta e dell'Istrice per il lieve infortunio occorso al cavallo ma anche il ritardo nella mossa e l'inaudita riduzione a sole 6 contrade dopo il ritiro di Leocordo e Chiocciola. Contestato il mossiere Renato Bircolotti (a Siena come a Fucecchio) e contestato anche il sindaco Luigi De Mossi, che come massimo rappresentante del Comune si è arrogato scelte tranchant e discusse.
Proprio De Mossi ha annunciato una conferenza stampa prossimamente e ha rivelato le sue riflessioni in un post Facebook.
"Credo che sia necessaria una profonda e attenta riflessione sul Palio che si è appena concluso. Ce la domandano le Contrade, i cittadini, i tanti soggetti che sono parte di questa nostra festa di popolo. E la merita soprattutto il Palio, questa nostra straordinaria tradizione che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di preservare, valorizzare e tramandare. Un dovere morale, civico, politico, storico, che sento fortissimo.
Per questo mi sono preso alcune ore per riflettere: perché è giusto che si affrontino gli aspetti che non sono andati per il verso giusto con lucidità, a mentre fredda, con i nervi ben saldi.
Vediamo anche in queste ore come i nemici del Palio cerchino di approfittare di ogni occasione per attaccare la nostra Festa e cercare di decretarne la cancellazione. Per questo dico che è nostro dovere preciso ragionare e lavorare come collettività, ciascuno per la propria responsabilità, a partire ovviamente dal primo cittadino ma comprendendo tutti colori che sono attori essenziali del Palio.
A brevissimo proporrò un percorso per superare alcune criticità che abbiamo dovuto affrontare, e poter preparare il Palio dell’Assunta nel modo migliore possibile. Il modo che Siena e i senesi meritano".
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