Giugno Pisano, Bedini: "Dopo due anni di stop rivivono tutti gli eventi della tradizione"

Al termine del Giugno Pisano, l’assessore alle tradizioni della storia e dell'identità di Pisa Filippo Bedini traccia un bilancio a consuntivo del mese dedicato alle celebrazioni delle tradizioni pisane, accompagnato dal dirigente Giuseppe Bacciardi e dal responsabile dei costumi storici Antonio Pucciarelli.

“L’Italia – ha spiegato Bedini - ha un patrimonio di feste e tradizioni enorme. Questo patrimonio, che spesso è legato a doppio filo con il volontariato, è stato falcidiato da due anni e più di stop dovuto al Covid. A Pisa avevano un obiettivo: riportare a vivere tutti i grandi eventi delle tradizioni storiche e gli eventi collaterali. Questo obiettivo è stato centrato: tutti e tre i grandi eventi hanno visto sui Lungarni numeri, in termini di presenza di persone, che era da tanto tempo che non si registravano. Il Palio di San Ranieri  che era la Cenerentola delle tradizioni pisane, cioè l’evento più in sofferenza, è riuscito a riempire tutto il settore da Ponte di Mezzo a Ponte della Fortezza con i Lungarni e le tribune piene di persone. Ha visto inoltre diverse novità: un nuovo corteo specifico per il Palio che non esisteva e si va ad aggiungere ai cortei storici di Pisa (Gioco del Ponte e Pisa Repubblica Marinara). 20 nuovi bellissimi costumi che hanno sfilato in un corteo fluviale che ha riscosso grande successo: nonostante si trattasse di un primo nucleo che vogliamo ampliare, il colpo d’occhio dei figuranti che arrivavano sulle imbarcazioni è stato molto scenografico e suggestivo. Le barche erano dotate ognuna di una muta di remi completamente nuova e, ultima novità, abbiamo consegnato la bozza del nuovo regolamento del Palio, adesso in discussione nei quattro quartieri, e che porterà alla ricostituzione del Comitato del Palio di San Ranieri a completamento degli investimenti e del lavoro fatto sul Palio e anche uno stimolo a fare sempre meglio”.

La Luminara – ha proseguito l’assessore - è stata apprezzata dai cittadini come un’edizione tra le più suggestive, sia per la magia dei lungarni illuminati dai lumini che per lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Il nostro impegno è stato quello di caratterizzarla per un’atmosfera più sobria della serata, più consona allo spirito originale della festa: troppo spesso ci si dimentica che si tratta di una festa religiosa, che abbiamo ottenuto eliminando la musica, la “telecronaca” e togliendo decine di banchi commerciali tra ponte Solferino e ponte della Fortezza. Abbiano inoltre fatto uno studio importante sui nuovi lumini che hanno funzionato, con una nuova brillantezza, nonostante i 23 Km orari di vento; c’è forse da studiare una diversificazione del tappo antivento tra Tramontana e Mezzogiorno. Le nuove biancherie, centinaia di metri lineari di nuove strutture, su tutti il fiore all’occhiello di Palazzo dell’Ussero, hanno migliorato molto l’aspetto complessivo della Luminara. Lo spettacolo pirotecnico che è stato, a detta di tutti, tra i più belli di sempre”.

Il Gioco del Ponte, una macchina complicatissima molto basata sul volontariato che ha risentito più degli altri eventi dello stop dovuto alla pandemia, nonostante tutto ha visto molte novità e migliorie – ha spiegato Bedini -: centinaia di costumi nuovi che hanno sfilato sui lungarni: abbiamo, con questi investimenti, garantito una prospettiva di vita alla Mostra di almeno 20 anni e soprattutto il corteo è ormai svincolato dal noleggio di costumi e accessori, cosa che era divenuta consuetudine fino al 2018 e che era assolutamente antieconomico. Nuovi costumi di tutti i combattenti delle squadre con abiti più funzionali e adattabili alla taglia; inserimento del secondo Capo schiera e del doppio targone (quello con il simbolo e quello con il motto); 100 nuove paia di scarpe per andare incontro alle necessità sempre variabili dei numeri di calzata. Tante altre cose nuove, alcune uscite solo in parte (tamburi, bandiere), alcune che non abbiamo potuto presentare interamente a causa del Covid. Il Palio dipinto da un’artista di fama nel campo dei Palii storici. Più di 100 biglietti venduti nei pacchetti turistici, attraverso una convenzione con i tour operator. Combattimenti più dinamici e divertenti, in particolare quello tra San Marco e San Francesco, bellissimo e avvincente, possibile grazie alle regole introdotte col nuovo regolamento tecnico della Battaglia. Sono inoltre ripresi anche gli eventi collaterali legati al giugno pisano, sia quelli organizzati dalle Associazioni, sia quelli per i quali le Associazioni hanno collaborato con il Comune: su tutti penso alla prima esecuzione in tempi moderni della cantata “La sconfitta di Borea” di Antonio Salieri, eseguita in una serata a cui hanno assistito più di 600 persone nella bellissima cornice del Giardino Scotto: il compimento di un percorso iniziato con un capitolo del libro “Pisa, identità e Tradizioni”.

Per concludere – ha detto l’assessore - per quanto riguarda le critiche che ci sono state, le dividerei in due categorie: le critiche costruttive, che abbiamo apprezzato e delle quali facciamo tesoro per migliorare quello che sicuramente c’è da migliorare, e le critiche strumentali, speciose, in alcuni casi ideologiche. In alcuni casi si è proditoriamente voluto politicizzare alcune situazioni, peraltro senza conoscere approfonditamente certi aspetti, e questo è avvenuto anche da parte di chi, invece, sarebbe stato, volendolo, in condizione di sapere. Di questo secondo tipo di critiche, tuttavia, non ci interessa, perché non servono a niente, non fanno il bene degli eventi e delle nostre tradizioni, ma soprattutto da domani non ne parlerà più nessuno. Quello che rimane, ed è l’unica cosa che conta, è che il Giugno 2022 c’è stato, con pregi e difetti come avveniva prima della pandemia: non era scontato, tutt’altro, che si riuscisse a far ripartire tutto, anche organizzazioni estremamente complesse come la Luminara e il Gioco del Ponte”.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio Stampa

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