Claudio Martelli a Firenze in ricordo di Giovanni Falcone

Claudio Martelli e Giovanni Falcone

Due appuntamenti targati La città dei lettori: in apertura Giovanni Bogani, seguito dall'appuntamento nel trentennale dalla strage di Capaci con Martelli che presenterà il libro "Vita e persecuzione di Giovanni Falcone"


Claudio Martelli

Claudio Martelli, storico vicesegretario del PSI, sarà a Firenze per un appuntamento firmato La città dei lettori, il progetto culturale a cura di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS con la direzione di Gabriele Ametrano. Nel ruolo di Ministro di grazia e giustizia, Martelli scelse come collaboratore Giovanni Falcone e varò con lui le principali leggi antimafia, fino al tragico omicidio del magistrato nell’attentato di Capaci. Trent’anni più tardi, martedì 5 luglio alle 21.00 in piazza Santa Maria Novella, ne celebrerà il ricordo a partire dal suo ultimo lavoro “Vita e persecuzione di Giovanni Falcone” (La nave di Teseo), in dialogo con Gabriele Ametrano e in collaborazione con la Segreteria Provinciale di Firenze del SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia. In apertura, alle 20.00, il critico cinematografico Giovanni Bogani presenterà “Ancora un attimo, per favore” (ilmiolibro.it), commosso ritratto della madre scomparsa, in conversazione con Saverio Tommasi e con letture a cura di Chiara Ciofini ed Emanuela Mascherini. Entrambe le iniziative sono nell’ambito della rassegna Le piazze dei libri, evento promosso dal Comune di Firenze – Direzione Cultura, con la collaborazione di Confartigianato Firenze (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).

Vita e persecuzione di Giovanni Falcone” (La nave di Teseo)

Claudio Martelli e Giovanni Falcone

La storia di Falcone è diversa da quella degli altri uomini dello Stato che hanno combattuto la mafia – spiega Martelli – perché solo a Falcone è capitato di essere perseguitato in vita non solo da Cosa Nostra, ma anche di essere avversato da colleghi magistrati, dalle loro istituzioni come il CSM e dall’Associazione Nazionale Magistrati, nonché da politici e da giornalisti di varie fazioni. Ancora oggi di quest’altra faccia della luna poco si sa perché poco è stato detto. Fece eccezione l’amico più caro di Falcone, Paolo Borsellino: ‘La magistratura che forse ha più responsabilità di tutti cominciò a far morire Giovanni Falcone ben prima che la mafia lo assassinasse a Capaci’. Da allora sono passati trent’anni. Per rispetto di Falcone, dei ragazzi che non hanno vissuto quel tempo, degli adulti che non lo hanno capito o lo hanno dimenticato, sento il dovere di tornare a riflettere per raccontare le verità di allora e quelle più recenti che ho appreso insieme al ruolo di chi, nel bene e nel male, ne fu protagonista dentro le istituzioni dello Stato, nella società e nel mondo dell’informazione.

Ancora un attimo, per favore” (ilmiolibro.it)

Giovanni Bogani

Giornalista cinematografico, autore di saggi sul cinema di Greenaway, Wenders e Tarkovskij, Giovanni Bogani realizza con “Ancora un attimo, per favore” un viaggio nella memoria. Il libro è dedicato alla madre, venuta a mancare sette anni fa. È una lunga lettera, un dialogo attraverso il quale affiorano scorci di vita quotidiana degli anni ’60 e ’70 del Novecento, quelli dell’infanzia dell’autore; ma anche attimi della vita sociale degli anni ’30 e ’40, gli anni dell’adolescenza della madre. Si compone così il quadro di “una straordinaria vita qualunque”, come recita il sottotitolo del libro, che è strutturato in brevi capitoli, della lunghezza esatta di una pagina ciascuno. Ognuno prende le mosse da una parola, da un’immagine, da un oggetto di vita quotidiana, per generare un piccolo film fatto di parole.

Info: www.lacittadeilettori.it

Fonte: Ufficio stampa

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