Non si può dire che questo corso non gli abbia cambiato la vita. Aveva perso il lavoro, ha scommesso su se stesso e sul corso “Trending” di Poteco e Forium e adesso ha una nuova occupazione all’interno di una delle concerie di riferimento di Castelfranco di Sotto del distretto della pelle. Marco Sartori, 28 anni da Como, è uno dei neoqualificati del corso gratuito nato con l’obiettivo di formare professionisti che conoscano tutte le specifiche fasi del processo di progettazione delle materie prime e del prodotto pelle e calzatura.
Questo corso – recentemente concluso – ha potuto usufruire della manovia e conceria sperimentale del Polo Tecnologico Conciario e si è avvalso della collaborazione di molti partner: Università di Siena, Istituto “Carlo Cattaneo” di San Miniato, Agenzia Fo.Ri.Um, Associazione Conciatori di S. Croce sull’Arno, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e Consorzio Toscana Manifatture di Santa Croce sull’Arno. Sartori rientra nel gruppo dei 20 corsisti promossi con profitto. E con un lavoro, perché quando l’abbiamo contattato telefonicamente aveva appena terminato il suo primo giorno di lavoro alla Incas (Iniziative Conciarie Associate) di Castelfranco di Sotto.
Marco, da quale percorso provieni?
Sono un perito chimico, mi sono occupato di controllo qualità nel settore tessile e della finta pelle. Sono di Como e col Covid ho perso il lavoro: a quel punto ho iniziato a fare piccole produzioni, guardandomi parallelamente attorno alla ricerca di qualcosa di stimolante. Casualmente ho saputo del corso Trending e mi sono messo in gioco.
Ma perché proprio questo percorso formativo?
Perché aveva delle affinità col mio percorso lavorativo nel contesto della pelletteria, un ambito che mi ha sempre affascinato.
Come ti sei trovato?
In termini di compagni, assolutamente bene: ho scoperto persone squisite con cui studiare e lavorare. E coi docenti lo stesso, sia a distanza che in presenza quando abbiamo potuto fare i laboratori.
Cosa ti è piaciuto di più?
La parte della rifinizione in conceria, che ho studiato in presenza nelle attività laboratoriali dello scorso anno.
C’è qualcosa che invece miglioreresti?
Forse farei un focus maggiore sulla questione della sostenibilità; e poi unire due macro argomenti come pelletteria e conceria rischia di sacrificarli in parte entrambi.
Lo consiglieresti?
Onestamente sì, con la base che avevo io e con gli interessi che stavo coltivando è stato stimolante e istruttivo.
E infatti hai già trovato lavoro, giusto?
Sì, ormai sono trasferito da Como nel distretto. Alla Incas ho fatto lo stage e ho trovato un ambiente professionale e molto buono a livello umano. Hanno creduto in me e di questo sono molto felice. Attualmente ho un contratto a tempo determinato e mi occupo di prove di laboratorio per quanto riguarda prodotti e vernici.
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