Nei giorni scorsi la polizia di Firenze ha recuperato oltre 12.000 euro di merce che, dai primi riscontri, sarebbe stata rubata a Sesto Fiorentino in un centro distribuzione merci di una nota catena di supermercati.
La refurtiva è stata scoperta durante delle perquisizioni domiciliari delegate agli agenti del Commissariato di Sesto F.no dalla Procura della Repubblica di Firenze ed eseguiti nei confronti di due guardie giurate di 46 e 55 anni, al momento indagate per il reato di peculato sulla base degli elementi sinora emersi.
Le indagini sono partite nel mese scorso quando sulle scrivanie del Commissariato di Sesto è arrivata una denuncia di furto di qualche centinaia di litri di gasolio da una cisterna per il rifornimento dei mezzi installata proprio all’interno della struttura che ospiterebbe il centro di distribuzione.
Gli investigatori hanno effettuato una serie di accertamenti e verifiche che hanno portato a sospettare proprio di due guardie giurate in servizio presso il controllo accessi dello stabilimento a Sesto Fiorentino, oggetto anche di una serie di probabili furti messi verosimilmente a segno nei depositi di stoccaggio della merce.
La scorsa settimana entrambi i sospetti sono stati fermati dai poliziotti proprio nei pressi della guardiola dove avevano appena ultimato il turno di notte: dalle loro auto sarebbe saltata fuori merce trafugata la sera precedente, mentre nelle loro abitazioni gli agenti hanno scoperto un ingente quantitativo di oggetti di sospetta provenienza furtiva: costose bottiglie di vino, di champagne, apparecchi elettronici, televisori, dispositivi medici, cosmetici, stoviglie ed altre cose per migliaia di euro di valore commerciale.
Sequestrate anche due taniche, che per gli inquirenti sarebbero state riempite di gasolio durante uno dei “raid” all’interno dello stesso stabilimento.
Il Commissariato di Sesto Fiorentino ha infine provveduto al ritiro delle armi in uso agli indagati che rischiano ora la revoca del Decreto di Guardia Particolare Giurata.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità delle persone indagate, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso dell’eventuale e successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.
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