"Ho trovato la mia auto cosparsa di immondizia, ho capito che in Italia di alcune cose non si può parlare". La denuncia arriva da Gaia Nanni, attrice di Firenze che qualche giorno fa ha raccontato in una testimonianza social la sua esperienza di interruzione volontaria di gravidanza.
Nanni ha scritto su Facebook: "Ho sopravvalutato il mio Paese che quando giudica i vicini oltreoceano pare Pinco ma che alla fine resta un feudo medievale. Si tutela l'embrione e si augura la morte a quella che lo porta in grembo se non si comporta secondo i dettami stabiliti".
Ancora l'attrice toscana: "Mi hanno scritto centinaia di donne in lacrime: chi ha dovuto salutare un figlio perché incompatibile con la vita, chi non poteva portarlo avanti perché con una spirale inserita, chi in menopausa da un anno che 'avevo tre figli, non sapevo come fare', chi non ha neanche avuto il coraggio di dirmi perché. La stragrande maggioranza dei commenti violenti sono stati fatti da donne. Ho dovuto dire a mia madre di non leggerli".
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha espresso solidarietà a Gaia Nanni: "Di fronte a questo schifo non posso e non voglio tacere. A Gaia, a tutte le donne e a tutte le persone che hanno il coraggio di parlare, di denunciare, di rivendicare diritti va la mia e la nostra vicinanza, la nostra solidarietà, il nostro affetto".
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