Condannato all'ergastolo per omicidio di mafia, avrà la semilibertà

Sta scontando l'ergastolo per un omicidio di mafia legato a una 17enne ma uscirà dal carcere.

Il Tirreno dà la notizia di Giovanni Sutera, sessantenne siciliano al momento detenuto a Sollicciano e a processo per la bancarotta del bar Curtatone di Firenze. L'omicidio per cui è stato condannato è quello di Graziella Campagna, commessa di una lavanderia di Villafranca Tirrena, la quale aveva trovato da un'agenda smarrita tra gli abiti di un cliente l'identità di un boss di mafia, Gerlando Alberti. Nonostante Sutera abbia sempre negato, si ritiene che sia stato il braccio destro di Alberti.

Sutera ha chiesto e ottenuto la semilibertà dopo un primo diniego lo scorso anno. Nell'arco della giornata Sutera potrà uscire dal carcere per fare volontariato e assistenza agli anziani, ma dovrà tornare in cella. Adesso si trova a Prato per poter raggiungere più facilmente l'associazione.

Dopo la prima volta in cui aveva ottenuto la condizionale poi fu sottoposta la revoca dopo l'arresto per l'inchiesta sulla gestione del bar Curtatone e il presunto traffico internazionale di stupefacenti. Sutera poi fu assolto assieme al fratello giovanni perché il fatto non sussiste, dall'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio.

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