Colazione in carcere a Volterra: in cucina i detenuti al fianco di Luisanna Messeri

Nel solco delle Cene Galeotte, che hanno già portato oltre 40 detenuti a trovare impiego nella ristorazione a pena terminata, nasce la colazione offerta da Unicoop: un momento di socialità in carcere e di formazione ai fornelli


Oltre 16mila persone negli scorsi anni sono entrati nel Carcere di Volterra per partecipare alle Cene Galeotte, il progetto ideato dalla direzione della stessa Casa di reclusione e realizzato in collaborazione con Unicoop Firenze e la Fondazione Il Cuore Si Scioglie. Le Cene Galeotte, che portano in cucina i detenuti e i cittadini a cena negli spazi del carcere, sono partite nel 2006 e, al netto della pausa dovuta alla pandemia, hanno rappresentato una esperienza unica.

Il progetto è improntato ai valori dell’integrazione e della solidarietà e nel tempo è divenuto punto di riferimento per tanti altri istituti italiani ed europei che sperimentano oggi analoghi percorsi rieducativi. L'iniziativa infatti propone ai detenuti un percorso formativo attraverso cene periodiche aperte al pubblico e realizzate con il supporto – a titolo gratuito - di chef professionisti. Nel solco delle Cene Galeotte nasce l’evento organizzato da Unicoop Firenze per il prossimo primo luglio, quando la cooperativa offrirà una colazione speciale, firmata dalla cuoca Luisanna Messeri, a tutti i 160 detenuti della Casa di reclusione di Volterra. L’idea è quella di creare un momento di socialità per tutte le persone recluse nel carcere, riportando in cucina, al fianco di Messeri, i detenuti già impegnati in attività di ristorazione e facendo in modo che una brigata di cucina completamente composta dai detenuti e capitanata dal volto televisivo della tavola toscana cucinino per gli altri.

L’esperienza delle Cene Galeotte ha evidenziato l’importanza della formazione per i detenuti e i percorsi di apprendimento in cucina, anche in collaborazione per il locale istituto alberghiero, hanno già portato oltre 40 detenuti a trovare un impiego presso ristoranti e strutture esterne, a pena terminata o secondo l'art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere. Fra le diverse ed innovative attività portate avanti dalla direzione della Casa di reclusione del borgo toscano c’è anche l’orto: uno spazio dove toccare con mano i frutti del lavoro della terra, che spesso finiscono nelle ricette di pranzo e cena dei detenuti, dove osservare le diverse stagioni e riallinearsi con i ritmi della natura.

La colazione del primo luglio sarà a base dei nuovi prodotti della linea colazione Coop, lanciata a inizio estate nell’ambito della rivoluzione del prodotto a marchio. Unicoop Firenze rende possibile l’iniziativa di questa grande e gustosa colazione insieme, fornendo gratuitamente le materie prime e coprendo tutti i costi dell’organizzazione e della realizzazione dell’evento.

Fonte: Unicoop Firenze - Ufficio stampa

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