Cinque classi quinte e due ore di lezione ciascuna per capire come fare il primo soccorso e come funziona una autoambulanza. E ogni studente ha ricevuto anche l’attestato di “Baby soccorritore”.
I volontari della Pubblica Assistenza di Poggibonsi sono entrati in classe e hanno “fatto lezione” a tanti bambini del Comprensivo 1 nelle quinte classi di Staggia, delle Marmocchi e delle Calamandrei. Tra le “materie di studio” ci sono stati il primo soccorso, ma anche come chiamare il 112, la sua funzione, il ruolo di questo numero e dunque l’importanza di non usarlo a scopo di gioco. Poi i volontari hanno fatto sperimentare la procedura di primo soccorso Bls a tutti i ragazzi a cui poi sono stati consegnati gli attestati di baby soccorritori.
In classe sono stati presenti Antonella Checcucci e Raffaella Russo, entrambe rappresentanti dei volontari, e poi i volontari Fabio Galanti, Alessia Giannini e Giulia Moni. "La cosa più bella - fa notare Checcucci - è la nostra soddisfazione nel vedere la felicità dei bambini nel provare l'esperienza del primo soccorso. Dopo aver ricevuto l’attestato, ci hanno detto di voler venire a fare soccorso. Sono stati tutti molto incuriositi, soprattutto alla vista e alla visita dell'autoambulanza”. Non a caso a scuola è stata portata anche la macchina del soccorso.
“Volontariato è l’emozione di dare - continua Checcucci - È stringere una mano alle persone che ti chiedono aiuto. E’ vedere la curiosità di questi bambini soddisfatta dalle nostre risposte. E’ dare seguito alle loro domande, ai loro interessi. Diciamo grazie ai bambini e grazie alla collaborazione preziosa delle insegnanti con cui abbiamo lavorato”.
“Quando abbiamo sceso il manichino sulla barella dall’autoambulanza hanno fatto un sobbalzo - ricorda Raffaella Russo – Sono rimasti tutti sorpresi anche con il video animato che gli abbiamo fatto vedere. La voglia di conoscere, sapere, scoprire ha preso il sopravvento. Qualcuno aveva già i rudimenti del primo soccorso perché aveva fatto i campi estivi da noi. E’ stata una esperienza davvero molto positiva. Una esperienza che consiglio a tutti i volontari. Perché arricchisce ulteriormente le tante emozioni che fare volontariato già ci dà. E quindi ci rende persone migliori”.
Fonte: Ufficio Stampa
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