Nell'ultimo consiglio comunale la maggioranza ha deliberato un aumento di Imu e Tari, lasciando pressochè invariata l'Irpef. Visto il particolare periodo di crisi, sarebbe stata auspicabile una diminuzione della pressione tributaria che, anche se minima, di sicuro sarebbe stata un bel segnale verso coloro che, già colpiti duramente dalla pandemia, ora si trovano a dover fare i conti anche con la crisi dovuta al conflitto in Ucraina.
«Sulla TARI – afferma il consigliere Sgueo – gli aumenti paiono dietro l’angolo ogni anno. Persino Confcommercio ha fatto un appello a tutti gli organi di competenza, comprese le amministrazioni comunali. Peraltro, non crediamo che tali aumenti corrispondano spesso ad un servizio accettabile. Il cittadino, poi, è penalizzato anche dai costi di chi non paga. Ad ogni modo questa gestione monopolistica che tende a cambiare spesso i metodi di calcolo è preoccupante. Com’è preoccupante che la politica, anche in questo frangente, si vede imporre dall’alto decisioni spesso cogenti”.
“Nessuna vicinanza dell'amministrazione ai cittadini e alle imprese – ribadisce il consigliere Ghiribelli - l'Irpef continua ad essere applicata con una unica aliquota determinata nella misura massima anche a chi supera di pochi euro la soglia di
esenzione (che rimane comunque ancora troppo bassa). Lo stesso dicasi per l'IMU, che ha visto un aumento a carico di alcune categorie di immobili (in particolare quelli destinati ad attività produttive). Infine, grande preoccupazione desta il vertiginoso aumento della TARI, che conferma le obiezioni che avanzammo quando fu discusso il passaggio a Retiambiente”.
I consiglieri di opposizione Ghiribelli, Colombini e Sgueo, poi, contestano all'amministrazione comunale l'inadeguata gestione dell'internalizzazione dei servizi in passato erogati dall'Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali: oggi i cittadini, le imprese e le associazioni, ad esempio, non possono usufruire del servizio affissioni, visto che lo
sportello gestito dall'Azienda è stato chiuso e gli uffici comunali non sono stati ancora riorganizzati per garantire la continuità dell'erogazione.
Ciò è estremamente grave poiché non solo impedisce a chiunque abbia interesse di pubblicizzare la propria attività ma, soprattutto, fa perdere al comune gli introiti della relativa imposta. Se si pensa che in questo periodo, dopo due anni di pandemia, sono molte le associazioni comunali e del comprensorio che sono tornate ad organizzare manifestazioni ed eventi e che per i commercianti si avvicina il periodo dei saldi, è facile comprendere la gravità delle conseguenze anche economiche di un tale disservizio.
“Per questo - conclude Ghiribelli - abbiamo interrogato l'amministrazione per sapere per quanto tempo ancora i cittadini e
le imprese dovranno sopportare i disagi conseguenti alla sua palese incapacità di gestire adeguatamente questo passaggio di consegne, nella speranza che il servizio venga ripristinato il prima possibile”.
Monica Ghiribelli, Alba Colombini, Nicola Sgueo - Centrodestra per Castelfranco
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