Coop sociali, la UIL non si piega. Uil Fpl e UilTucs Toscana chiedono a Lega Coop, Confcooperative e Agci di tornare a fare qualcosa di sinistra... e non di "sinistro".
Dopo un anno e mezzo dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo del Contratto decentrato integrativo regionale (espressamente previsto dal CCNL quale elemento essenziale per la completa applicazione del Contratto) e dopo un anno di trattative sempre dilatate dalle Centrali Cooperative con la finalità di non concludere, CGIL CISL UIL unitariamente hanno deciso la rottura delle trattative e con la formale richiesta alla Prefettura di Firenze per esperire il tentativo obbligatorio di raffreddamento dei conflitti.
In tale sede Istituzionale le parti sindacali preso atto dei termini ancora dilatori delle Centrali Cooperative certificarono il mancato accordo . Da allora potevamo unitariamente convocare gli scioperi e le azioni di protesta dei lavoratori della Cooperazione Sociale.
FP CGIL, CISL FP e FISASCAT CISL in autonomia sono stati promotori di un presidio presso la Regione Toscana per riavviare i tavoli di trattativa con le Centrali.
UIL FPL e UILTUCS Toscana pochi giorni dopo hanno promosso un presidio sotto la Sede dell’Assessorato al Sociale della Regione Toscana in piazza Duomo per chiedere alle Istituzioni di intraprendere un percorso utile al RINNOVO del Contratto Regionale Integrativo ormai scaduto da 20 anni.
In particolare UIL FPL e UILTuCS Toscana chiedevano alle Centrali Cooperative di quantificare le risorse economiche per: Tempi di vestizione e svestizione; Elemento Retributivo Territoriale (premio produttività che forma parte del salario); Regolamentazione della Banca delle Ore; Rimborsi Chilometrici in linea con l’impennata degli aumenti dei costi carburante.
In sostanza i Segretari Regionali di UIL FPL e UILTuCS Toscana, rispettivamente Beatrice Stanzani e Marco Conficconi, hanno chiesto nell’ultimo incontro di pochi giorni fa, alle Centrali Cooperative di aumentare le tutele generali che ad oggi sono basse in questo settore; costituire una organizzazione del lavoro che possa realmente conciliare il tempo lavoro con la vita personale e familiare; di stabilire un sistema di sostegno al reddito per tutte le lavoratrici ed i lavoratori che vivono, e sono veramente molti, difficoltà sociali importanti; che le Centrali Cooperative ritornino al loro ruolo originario che sostenga e non penalizzi i lavoratori svantaggiati.
Abbiamo chiesto altresì, un segnale immediato verso i loro soci e lavoratori: l’erogazione degli attuali bonus benzina come previsto dalle normative vigenti. Come al solito nessuna risposta!
La UIL non sottoscriverà un testo dove, ancora una volta, i diritti delle lavoratrici rimangono al palo mentre le Cooperative si espandono ed aumentano il loro capitale.
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