Livorno dice no a una via o una piazza per Oriana Fallaci

C'è polemica a Livorno. Non sarà intitolata nessuna via o piazza a Oriana Fallaci, e da destra puntano il dito contro la maggioranza. Romiti di FdI, Vaccaro e Di Liberti della Lega hanno presentato una mozione per intitolare una strada alla scrittrice e giornalista fiorentina, ma non è andata a buon fine. Dopo un'ora di acceso dibattito in aula, il Consiglio comunale ha votato contro. Il motivo? "Non legata alla città e figura divisiva, non interpreta i nostri valori di integrazione".

Già nei giorni scorsi le due diverse mozioni dei partiti di opposizione avevano fatto storcere il naso al sindaco Luca Salvetti. Il primo cittadino aveva parlato del mancato legame di Fallaci con Livorno e la destra ha risposto portando come esempio 'Un cappello pieno di ciliegie', romanzo postumo della scrittrice in cui parla del ramo materno dei suoi avi, vissuti a Livorno.

In Consiglio comunale la proposta non è passata. Nel centrosinistra i consiglieri Fenzi e Lucetti hanno portato alla luce alcune posizioni di Fallaci: "Non è un voto contro di lei, non è in discussione il valore come giornalista e scrittrice. Fallaci è stata portatrice di intolleranza, come quando andò contro la moschea di Colle di Val d'Elsa o espresse posizioni anti-abortiste o omofobe". Dure le posizioni a sinistra, con Trotta di Potere al Popolo che ha aggiunto: "A Livorno ci sono vie intitolate a personaggi controversi, questo è da rivedere, si è già toccato il fondo col largo Martiri delle Foibe e onestamente non replicherei".

Lega e FdI non l'hanno presa bene. Il leghista Di Liberti ha dichiarato: "Sono gay e vivo col mio ragazzo. Posso dire che Fallaci non era omofoba, era contro le adozioni gay, diceva che certi temi sono strumentalizzati dai poteri forti". Romiti invece ha concluso parlando di "brutta figura di fronte a tutta Italia".

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