Abbiamo sempre parlato di gestione del territorio, di come il cacciatore sia impegnato quotidianamente per la salvaguardia e la gestione della selvaggina e del mondo animale.
Recentemente, anche il Parlamento con la recentissima approvazione delle modifiche degli artt.9 e 41 della Costituzione Italiana, ha sottolineato l’importanza di quanto noi, Sezione Cacciatori di San Miniato, abbiamo sempre affermato.
La nuova formulazione recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni…”
Questo nuovo testo conferma quanto da noi dichiarato in molte occasioni, anche negli incontri con le Istituzioni locali, per far capire come la caccia deve essere inserita nel corpo normativo che regola l’ambiente, nel quale il cacciatore è sentinella” della fauna selvatica e “protettore” della biodiversità e degli ecosistemi. Argomenti che abbiamo cercato più volte di condividere con l’attuale Governo di San Miniato, richiedendo la costituzione di una Consulta sul tema del territorio, senza avere riscontri concreti.
In questo ambito, ci siamo mossi ed abbiamo portato a termine un percorso iniziato circa tre anni fa, con le prime assemblee, per la realizzazione di aree precluse all’esercizio venatorio ma gestite dai cacciatori. Il progetto prevedeva la reintroduzione di selvaggina autoctona (fagiani e lepri) in maniera naturale, attraverso la realizzazione di strutture idonee a questo progetto.
E bene, oggi, abbiamo terminato le 4 opere ideate dalla Federcaccia e dall’Arct con la collaborazione ed il coinvolgimento di moltissimi cacciatori.
Il progetto ha previsto la realizzazione di tre voliere a “cielo aperto” per la reintroduzione e l’irradiamento del fagiano, con la realizzazione di altrettante aree cuscinetto denominate Zona di Rispetto Venatorio, oltre alla realizzazione di recinti temporanei mobili, di ambientamento per la lepre, successivamente da immettere sul territorio libero.
Grazie all’operato dei cacciatori il progetto è terminato con grande soddisfazione. Le zone individuate per la realizzazione delle voliere, rispecchiano i principi dettati dall’art.9 della Costituzione. Sono ambienti idonei, in quanto allo stato attuale sono conformi ai principi basilari della biodiversità, attraverso ecosistemi equilibrati, dove l’intervento e la presenza dell’uomo è limitato, oltre ad avere ben radicati i requisiti ambientali necessari per il sostentamento, l’ambientamento e la riproduzione.
Le aree interessate sono
Ponte a Elsa, con la realizzazione di una ZRV di circa 43 ettari,
località Pilerno con la realizzazione di una Z.R.V. di circa 13 ettari
località Egola con la realizzazione di una Zona di Rispetto Venatorio di circa 148 ettari.
Un ringraziamento va anche ai proprietari di questi terreni che hanno consentito di portare a termine questo progetto, che ha assorbito sia risorse umane che risorse economiche. Infatti le strutture sono state interamente realizzate con la manodopera “gratuita” dei cacciatori locali ed il materiale finanziato dall’ATC 15 Pisa Est.
Concludendo possiamo affermare con orgoglio, che ridurre e pensare che la caccia sia identificata solo nell’atto finale dello sparo e ad un’attività meramente ludica, è riduttivo e distorsivo. L’attività dei cacciatori deve essere considerata nel suo complesso e per l’intero arco temporale di tutte le stagioni, soprattutto di quelle in cui l’attività venatoria è interdetta a tutela della conservazione del patrimonio faunistico. I cacciatori contribuiscono, intervenendo sul territorio e facendosi carico dei relativi oneri, al mantenimento ed al miglioramento dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, giacché è nostro preciso interesse favorire il patrimonio faunistico. I cacciatori affiancano la pubblica amministrazione nelle operazioni di monitoraggio delle specie selvatiche e nel contenimento delle specie alloctone e delle specie in insostenibile espansione che mettono a repentaglio l’incolumità e la salute dell’uomo e le sue proprietà.
Grazie a tutti i cacciatori per il loro impegno quotidiano, che non quantifichiamo in ore o giorni lavorativi ma in funzione di quanto e quando possono mettere a disposizione attraverso il loro impegno e la loro professionalità, nell’interesse certo della categoria ma anche della collettività, specie in un momento come quello attuale dove dobbiamo fare i conti con abominevoli ed irresponsabili scandali come quello del Keu, che riguarda purtroppo anche il nostro territorio.
Fonte: Federazione Italiana della Caccia San Miniato
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