Si è concluso da poco al Monumento "Lo Stupore" Castelmartini, l'evento Gocce di pioggia nell'oceano – con il quale si conclude il percorso di teatro, performance ed educazione alla pace svolto con gli studenti di terza media dell'I.C. F. Ferrucci di Larciano, con il contributo dell’Amministrazione comunale. Presente all’evento il sindaco di Larciano Lisa Amidei, genitori e il corpo insegnante. Malgrado il caldo torrido i ragazzi sono stati bravissimi, concentrati e attenti.
Bravi anche gli attori e operatori di ElanFrantoio: Laura Bencini, Pietro Canovai, Giulia Cecchini, Aurelio Cupelli, Andrea Miluccio, Dalia Miscio, David Murray, Diego Ruschena, Sara Toti. L’Ideazione e la regia sono di Firenza Guidi, la musica originale alla Fisarmonica di David Murray; il servizio fotografico di Aurelio Cupelli e quello di video di Diego Ruschena.
Perché Gocce di pioggia nell’oceano? Perché quando esse cadono sono invisibili, inutili, impercettibili: ciascuna di loro cade, si disperde e sfugge all’occhio umano. Così come molti dei caduti civili e militari di tutte le guerre. È come se non esistessero. In questo breve percorso abbiamo parlato di pace e abbiamo parlato di guerra. Di questa guerra – cioè l’Eccidio avvenuto in Padule nell’Agosto del '44 e ii cui caduti sono riportati nella lapide a Castelmartini – ma anche di altre guerre – più vicine a noi e ancora ora in mezzo a noi.
Alcune delle parole di questa presentazione vengono da un autore albanese Pajtim Statovci nato in Kosovo ma cresciuto in Finlandia perché i genitori sono fuggiti dalla guerra quando lui aveva 2 anni (1992). Pajtim scrive in modo crudo di eventi ancora più crudi. Nel suo libro Gli Invisibili, la guerra non è romanticizzata, non è eroica: quando ci si è dentro, la guerra è folle, non è comprensibile dalla mente umana. Non prendiamoci in giro – è come se dicesse Statovci - La guerra – ogni guerra - è sempre ingiusta, violenta e sporca. Chi ci rimette sono i civili. Inermi, innocenti e disarmati. E ancora di più i bambini a cui è tolta la vita e il futuro, i nonni, i vostri nonni che non hanno fatto nulla per meritare tale scempio. I vostri nonni che ora sono ancora qui che ballano.
"L’esperienza che ogni anno vivono i ragazzi dell’ITC Ferrucci di Larciano, con questo laboratorio di espressione è importantissima" afferma Lisa Amidei, sindaco di Larciano. "I temi trattati non sono mai scontati: la guerra, l’odio, la sofferenza, la miseria, lo stupore che siano stati vissuti 80 anni fa durante la guerra o ai giorni d’oggi in tanti paesi del Mondo, diventano una lezione di conoscenza che questi studenti non scorderanno mai. Dopo due anni di pandemia tornare a realizzare questi progetti nel quale sia la scuola che l’amministrazione comunale di Larciano credono molto, ci fanno apprezzare ancor di più il senso di libertà al quale siamo abituati che è come l’aria che respiriamo… ci circonda".
Fonte: Istituto Comprensivo F. Ferrucci Larciano
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