Elezioni a Rignano, dal centrosinistra: "Da Matrone offese sessiste a Guerri"

"Offese sessiste a Dominga Guerri". La denuncia arriva da Rignano sull'Arno e a portarla alla luce è la lista di centrosinistra 'Insieme per Rignano'.

Il dito è puntato contro Michele Matrone, sostenuto dal centrodestra e anch'egli candidato. In un incontro elettorale a San Donato in Collina, Matrone, stando alla lista che appoggia Guerri, avrebbe detto "Come si può pensare che una donna con il tacco 12 che va in un cantiere possa capirci qualcosa".

Insieme per Rignano continua: "Affermazioni sul fatto che le donne non siano (eufemisticamente) capaci di svolgere attività politica per le loro scelte in fatto di abbigliamento, tacchi e di atteggiamenti, è offensivo verso tutto il nostro movimento civico e riguarda tutta la cittadinanza rignanese dove le donne danno il proprio contributo in ogni sfera del lavoro e delle professionalità, come e quanto gli uomini, poiché sono persone competenti a prescindere dal genere cui appartengono".Ancora la lista: "Riteniamo che sia necessario mantenere alta l’attenzione nei confronti della discriminazione sessuale e della dignità delle donne. Nel nostro paese, non a caso, abbiamo voluto installare una panchina rossa come simbolo di un percorso di sensibilizzazione verso la violenza contro le donne in tutte le sue espressioni. Chi ha queste idee sulle donne si dovrebbe vergognare".

La replica di Giovannini (FI)

Perlopiù gli uomini della politica si sono costantemente adattati ai cambiamenti sociali e di costume per mantenere la loro posizione di prestigio. Gli uomini di Forza Italia non si sono mai lasciati condizionare né dall’utilitarismo del linguaggio volgare, né dalla demonizzazione dell’avversario. Il confronto sui temi principali della politica e la capacità del partito nel realizzarli, sono stati la base de rapporto frontale che vedeva Forza Italia come dura antagonista. Il rapporto piramidale ha visto l’espressione di questo modo di far politica dal presidente Berlusconi all’ultimo dei suoi rappresentanti di partito. Ieri il candidato sindaco del centrodestra stava appunto evidenziando come la passata amministrazione avesse solo creato l’illusione di un buon governo, in quanto nessuno dei componenti la Giunta poteva considerarsi esente da critiche per i mancati obiettivi del programma. Di conseguenza la estensione della critica all’attuale candidato sindaco che faceva parte della passata maggioranza e la domanda su come potrà conseguire gli obiettivi programmatici  dopo il precedente fallimento. Domanda legittima, pertinente e politica alla quale ci si aspettava una risposta altrettanto legittima, pertinente e politica. La candidata a sindaco ha glissato sulla risposta ed ha scelto la via, sicuramente più facile e più comoda, della demonizzazione. Dalle note giornalistiche inviate dalla stessa si può intuire e quindi leggere:

“….non è tanto quello che non ho fatto, non è tanto quello che non farò, l’importante è che non votiate il candidato sindaco del centro destra in quanto privo dei presupposti morali necessari per rappresentare le istituzioni.”. Michele Matrone è sempre stato al centro della politica rignanese da oltre 15 anni, rappresentando l’opposizione con dignità e coraggio, attenendosi alle regole della politica, del buon senso e dell’educazione. Non ha mai usato di espressioni tali che potessero danneggiare l’avversario e quindi questo tentativo di strumentalizzare una critica politica con una frase mai detta sta a dimostrare la pochezza di una forza politica, che ha scelto una via diversa dal confronto sui programmi e le opere necessarie per gli interessi dei cittadini.

Il coordinatore provinciale Paolo Giovannini ed il coordinatore di zona Rodolfo Piccardi esprimono la loro ferrea indignazione per quanto accaduto. Esprimono altresì la piena solidarietà al candidato del centrodestra Michele Matrone, pronti ad intraprendere ogni iniziativa necessaria alla salvaguardia dell’integrità e della dignità dello stesso.

 

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